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uno dei podiDopo la sosta estiva seguita ai Mondiali di Nottingham è partita la stagione agonistica 2014/2015 del twirling azzurro con la prima prova delle specialità tecniche livello B, A ed Elite, svolta per quanto concerne il Piemonte a Castelletto Ticino, a Lumezzane per la Lombardia e a Spadafora per la Sicilia. Le finali del Campionato Nazionale sono previste nel fine settimana del 6 e 7 dicembre al Palasport di Novara (Impianto del Terdoppio) con capienza assolutamente degna (circa 5000 posti) per un grande evento, come più volte dichiarato la scorsa stagione dal Presidente Federale Franco Ferraresi. Tornando alla prima uscita stagionale sono stati in totale oltre 300 gli atleti scesi in gara, 110 solo in Piemonte. A farla da padrona in questa occasione sono state le padrone di casa del Twirling Santa Cristina, con ben 10 podi conquistati. Spiccano gli ori di Valentina Maioni (Solo Senior Elite), di Alice Girardello (Solo Junior A), di Chiara Pagani (Solo Cadetti B) di Valeria Favotto nell’Artistic Twirl Senior Elite e delle coppie Iulita/Milione (Artistic Pair Senior A) e Maioni/Mazzola (Artistic Pair Junior A). Nell’Artistic Pair Junior B a segno il duo collegnese Scirelli/Avataneo; l’Artistic Twirl Junior B ha visto il successo di Lorena Ricco (Venaria); bella gara quella dell’Artistic Twirl Senior A che ha salutato al termine il podio composto da Serena Aimone Ceschin (Cigliano) davanti ad Agnese D’Amore (Mathi) e Patrizia Botte (Sangano). Tra le altre gare del ricco programma segnaliamo ancora l’affermazione di Marika Ottaviano (Cigliano) nel Solo Junior Elite, davanti alle compagne di società Gaia Locatelli e Giulia Bertotto. In Lombardia grandi soddisfazioni per le atlete del Lumezzane. Nella categoria 2 Bastoni Junior A bell’affermazione di Valentina Dal Mas (Gaggiano) ai danni della compagna di squadra Sara Re; in quella 2 Bastoni Junior B successo di Alessia Bonadeo (Rivolta) che ha lasciato alle proprie spalle Giulia Casella, Alessia Mori e Paola Seccamani, terzetto del Lumezzane. Nella 2 Bastoni Senior B si è imposta Elena Pasini del Lumezzane; nutrita la partecipazione nella categoria Artistic Pair Junior B con affermazione finale di Mameli/Pogliani del Cormano; nell’Artistic Twirl Cadetti B prima piazza per Francesca Lupo Pasini della società Rivolta, davanti alle compagne di squadra Arianna Bacciocchi e Giulia Mazzola; la prova di Artistic Twirl Junior A ha visto andare a segno Aurora Martinazzoli del Cormano, davanti ad Alessia Cattaneo (Gaggiano) e Martina Dal Mas (Gaggiano); il Solo Cadetti A ha premiato Mariagrazia Ferodi (Lumezzane); il Solo Cadetti B Elisa Mira (Vellezzo) per un podio completato da Giulia Cerini (Rivolta) e Sara Facchetti (Rivolta); grandi numeri nel Solo Junior A, con vittoria di Alessia Cattaneo (Gaggiano) davanti a Valentina Ferretti (Vigevano) e Giada Pogliani (Cormano); nel Solo Junior B prima piazza invece per Alessandra Zanfoni (Gaggiano) davanti ad Alice Pintossi (Concordia) e Giada Sconza (Cormano); infine nel Solo Senior Elite successo della nazionale Chiara Salvatti (Lumezzane). Sempre a Lumezzane in gara anche gli atleti e le atlete delle Regioni Sparse, a testimonianza dell’incremento generale del movimento twirling azzurro. Nell’Artistic Twirl Junior livello B successo di Serena Carnali, atleta targata Fantasy, davanti a Chiara Menegazzi (Terme Euganee) e Sofia Rocchetti (Matelica). Nel Solo Cadetti B primo posto di Arianna Mazzoleni (Bee Twirling) davanti ad Altea Regina Rigon, sua compagna di società e Sofia Se lime Dasa (Castelnovo). Nel Solo Junior livello A affermazione di Melissa Donà, davanti alle compagne di squadra (Terme Euganee) Eleonora Piceni ed Elena Martarello. Nel Solo Junior B prime tre posizioni occupate al termine da Serena Carnali (Fantasy), Lucrezia Barchiesi (Fantasy) e Blenda Mattiacci (Castelnovo). Molte le categorie con un solo rappresentante al via. Andiamo in Sicilia per ritrovare in gara Davide Olivo Sidoti, protagonista dell’Artistic Twirl Junior Elite con i colori della Società Onda Sport. E’ mancato nell’occasione l’atteso testa a testa con l’altro siciliano già nazionale di categoria, Salvatore Adernò (Alveria Noto) assente dalla competizione. Nel Solo Senior A primo posto di Sara Monelli (ASD Niscemi) davanti alla compagna di squadra Dalila Cirrone. A segno Sofia Spinella (ASD Kalo’S) nel Solo Cadetti B. Nel Solo Junior B, infine, affermazione di Martina Cannavò (Twirl For Life) davanti a Giulia Castronovo (Venus) e Ivana D’Angelo (Venus). Anche in queste prove sono state diverse le competizioni con una sola attrice o un solo attore. L’appuntamento con la seconda prova delle Specialità Tecniche di livello B, A ed Elite è ora per il 16 novembre, nelle tre regioni già protagoniste domenica 26 ottobre.

Un Consiglio importante quello che ha ufficialmente aperto la nuova stagione del twirling, il 4 ottobre scorso. Molti i temi trattati, altrettante le decisioni prese, a sottolineare un ulteriore cambio di passo. Le considerazioni e le scelte hanno preso forma dall’analisi di quanto successo a Nottingham fatta dal Presidente Federale Franco Ferraresi e dal Consiglio. In primo piano il tema delle ambizioni olimpiche della specialità, difficili da concretizzare quando ci si scontra con realtà come l’attuale Federazione Mondiale Twirling che opera più come un organismo privato che struttura inserita nell’ambito del CIO e delle Federazioni sportive internazionali. La FITW è una delle pochissime federazioni riconosciute dai rispettivi comitati olimpici nazionali, come risulta da una ricognizione effettuata dal Vicepresidente FITW Leonardo Russo, e ciò determina a livello internazionale scarse linee guida e rappresentanze quantomeno discutibili: “Possiamo essere un esempio – ha dichiarato il Presidente FITW Franco Ferraresi – nel consolidare l’Italian Style messo in evidenza a Nottingham per l’intero movimento internazionale. Per fare questo bisogna però dare un taglio netto al passato ed allinearci definitivamente alle altre Federazioni Sportive Nazionali, facenti parte del CONI, seguendone le regole e le nuove direttive”. Un concetto che ha visto compatto il Consiglio nella condivisione e nel salto di categoria cui la stessa condurrà.

Si è conclusa l’esperienza con lo staff tecnico-medico dell’Istituto di Medicina dello Sport di Torino che ha seguito professionalmente il gruppo azzurro nella fase di avvicinamento al Mondiale e nel corso della rassegna iridata: “E’ stata un’esperienza positiva – spiega il Presidente Franco Ferraresi – che ha permesso di dimostrare l’importanza di figure medico-tecniche anche in una federazione sportiva come la Fitw. Riteniamo conclusa questa esperienza specifica per una miglior razionalizzazione della spesa. Un ringraziamento doveroso ai professionisti che hanno collaborato”. E’ stato inoltre sciolto il Dipartimento Tecnico Nazionale. In questo caso non sono arrivati in Federazione, nei tempi e con le modalità richieste, i risultati auspicati. Seppur il Dipartimento abbia dimostrato impegno si è via via evidenziato il suo ruolo anacronistico e lo scollamento con il Consiglio Federale. Si opererà pertanto in tale settore con un gruppo tecnico di supporto sulla falsariga di organismi più snelli simili a quelli già esistenti all’interno di altre Federazioni. L’unanime decisione di modificare l’attuale Dipartimento Tecnico Nazionale troverà forma nella revisione statutaria e regolamentare che è già in atto, in parte determinata dalle nuove disposizioni del Coni in materia di giustizia sportiva e in parte da un necessario ammodernamento delle nostre carte federali. Naturalmente sarà l’assemblea nazionale a formalizzare e approvare questo lavoro di revisione.

Deliberati i rappresentanti italiani negli Organismi internazionali. Sono Silvia Tarabbia nel settore Atleti, Massimo Scotti nel settore Tecnici e Samantha Novello in quello dei Giudici.

Massimo Scotti sarà Commissario Unico della Nazionale Italiana e si avvarrà della competenza di altri tecnici nelle diverse specialità. Spazio anche alla consulenza di professionalità come quelle del coreografo e dell’esperto di musica per la cura degli aspetti che non sono secondari in un esercizio di twirling, come il Mondiale di Nottingham ha dimostrato.

Il Consiglio del 4 ottobre scorso si è tenuto presso la nuova sede federale, ubicata a Torino in via Ventimiglia 145 presso il Palazzo a Vela: “Una novità – sottolinea il Presidente Federale Franco Ferraresi – da leggere nell’ottica di ammodernamento cui la FITW è tesa. Più ampi gli spazi rispetto a quelli della precedente, alla quale saremo sempre affettivamente legati, con uno sguardo al futuro ed uno al passato glorioso, di campo, del twirling azzurro. Lo ricordano le molte fotografie dei nostri campioni, affisse alle pareti che chiedono ben presto di essere affiancate da nuove effigi”. Molto suggestiva inoltre la collocazione in una struttura che vive quotidianamente lo sport praticato.

arsì 1Il twirling aiuta ad essere più belli, più sicuri di se stessi, ammirati dagli altri. Potrebbe essere questa la sintesi della storia recentemente vissuta dalla siracusana Martina Arsì, 16enne figlia d’arte e atleta agonista tesserata FITw, protagonista anche in serie A nelle categorie e specialità di appartenenza. Martina è stata eletta "Miss Ragazza Spettacolo" 2014, del Concorso Nazionale Ragazza Moda e Spettacolo. Ha prevalso su 40 agguerrite rivali, ognuna con una esibizione diversa. Ha centrato il primo posto al termine di una perfomance di twirling, succedendo nell’albo d’oro della manifestazione a Silvia Falco, vincitrice del titolo nel 2013, che ottenne il riconoscimento dopo una suggestiva esibizione di danza orientale. Martina Arsì è stata eletta da una giuria di qualità, il cui presidente era il maestro di danza di Amici, Ilir Shaquiri. Presenti anche: Micaela Foti, vincitrice di Sanremo giovani, Roberta Faccani, attrice e cantante dei Matia Bazar, Natale Marzullo produttore discografico, Angela Petrulli, stilista monegasco, Gianvito Casadonte, produttore MGFM, Paola Caruso, showgirl, l’artista pittore Silvio Cannizzo, Bruno Falco, premio Athena, Domenico Casentino, giornalista, e tanti tanti altri. Martina Arsì era approdata alla finale nazionale del concorso dopo aver superato le selezioni che si erano tenute a Siracusa, in occasione del Premio Athena (riconoscimento alla bellezza, alla cultura e allo sport che premia ogni anno i Campioni siracusani che si sono distinti per la loro carriera) e a Fiumefreddo (CT). Una popolarità travolgente, come conferma Rosy Gibilisco, mamma della vincitrice: “Siamo rimasti un po’ spiazzati poiché questa popolarità è arrivata all’improvviso e non l’avevamo certo cercata. Martina era stata notata da un fotografo che le aveva proposto la partecipazione al concorso e la stessa è stata fatta per gioco. Ha colpito la giuria per le sue qualità tecniche e la fotogenia ma soprattutto l’atteggiamento di grande professionalità sportiva avuto sul palco (pur essendosi esibita nei soli fondamentali del twirling) ha fatto propendere il giudizio verso di lei. Al termine era frastornata ed al contempo felice, come testimoniano alcune interviste post-successo. Ora dovrà gestire gli impegni legati alla conquista della corona ma lo farà mettendo sempre in primo piano il suo sport e la scuola. Vivrà un anno movimentato. Il suo orgoglio rimane soprattutto quello di aver portato il suo amato sport in un contesto nel quale si è soliti premiare esclusivamente bellezza e fisicità”. Martina Arsì è nata a Siracusa nel 1998 ed è tesserata FITw agonista da oltre 7 anni. Ha gareggiato prima nella categoria C e B conquistando i podi sia regionali che nazionali. Soprattutto il duo di serie B con la cugina Chiara Arsì l’ha vista cogliere la medaglia d'argento. Così ha preso forma la decisione dell'allenatore Laura Signorelli di provare la serie A solo con il duo e l'anno scorso si sono posizionano nelle varie competizioni tra il 4° ed il 6° posto chiudendo in classifica nazionale al sesto posto. Quest'anno, alla fine del Campus che si è svolto a Balestrate, si sono raffrontate con l'allenatore Massimo Scotti e hanno deciso di continuare a gareggiare con il suo ausilio oltre quello di Laura Signorelli. Quindi si presenteranno sempre con il loro duo senior. Nel frattempo Martina Arsì, sempre con l'ausilio dei due allenatori, ha deciso di iniziare a misurarsi anche nelle gare di free style della categoria junior serie A. Dopo la vittoria nel Concorso il primo pensiero è andato proprio ai due allenatori nelle considerazioni con la mamma: “Mamma ma come si può diventare Miss con il twirling, ma non dovevo essere anche bella ed altissima? Eppure ho la corona e la fascia. Si vede che un pò sono brava, ma lo devo dire a Laura e a Massimo. Chissà che cosa penseranno loro appena vedranno l'esercizio, ho fatto errori e non ho steso bene le punte. Mamma ho pure sfilato scalza non sono arrivata nè a mettermi le mezze ounte nè i tacchi, che figura”. Anche in queste parole si coglie l’essenza di una persona che ama lo sport ed il twirling con la stessa forza con la quale si vuole bene.
Federazione Italiana TwirlingSi sono spenti da poco più di 20 giorni i riflettori sul Mondiale “agostano” di Nottingham, ed il capitano azzurro Daniele Zambito ha già il pensiero rivolto al prossimo grande appuntamento, gli Europei del 2015: “Bisogna sempre porsi degli obiettivi – esordisce – e quello del prossimo anno, a livello continentale, sicuramente lo è. Andrò con la forte volontà di vincere la gara di Team e salire sul podio in quella individuale”. Propositi da vero condottiero e, doveroso, un passo a ritroso per commentare la rassegna iridata in terra inglese: “Sono due e diametralmente opposte – prosegue – le emozioni che mi ha lasciato l’appuntamento. La grande gioia per il sesto posto nell’individuale e la raggiunta finale (cosa che non riuscivo a fare dal 2008) e la delusione per la sfumata medaglia di bronzo con il Team. E’ stata cocente poiché eravamo terzi al termine della semifinale e siamo stati superati sul filo di lana. Nulla da dire, peraltro, poiché gli Stati Uniti hanno fatto un ultimo esercizio migliore del nostro e pertanto meritato il podio. Io ho commesso diversi errori, forse pagando un po’ la tensione del momento. Ho patito l’accaduto nella duplice veste di capitano, esperto del gruppo, ed atleta che si era preparato nel migliore dei modi per dare il massimo. Un errore nel Team diventa causa scatenante per altre imperfezioni e tutto ciò alla fine si paga. Non so nemmeno dire quale sia stata la vera causa perché eravamo arrivati a Nottingham perfettamente allenati e preparati, consci della nostra forza. La voglia di riscatto, mia e degli altri componenti della squadra, è perciò grande. Dovremo indirizzarla nel modo giusto”. Un Daniele Zambito che è già al lavoro, nel Campus in svolgimento in questi giorni a Cantalupa: “Ho ripreso ieri – conferma il collegnese – ed in questi giorni mi dividerò tra primi allenamenti e insegnamenti ai più piccoli. Dalla prossima settimana, invece, allenamenti pieni nella mia società”. A proposito di più piccoli, a Nottingham hai fatto da “chioccia” ai più giovani nazionali e anche a Luca Fasano, il nostro medagliato. Come hai vissuto i suoi trionfi?: “Con grande trasporto, come fatto peraltro con le prove di tutti gli altri mie compagni. Con Luca, però, cè un feeling particolare poiché ci alleniamo insieme ed ho visto con quanta grinta e volontà avesse preparato il Mondiale. Merita quanto ottenuto e sono certo che continuerà a crescere, in ogni settore”. Molti hanno sottolineato la coesione tra di voi, sia nella fase di preparazione che in quella di gara. Confermi la forza dell’insieme?: “Assolutamente. Ci siamo trovati benissimo fin dai primi collegiali ed abbiamo affrontato l’avventura Mondiale, supportati in tutto e per tutto dalla Federazione e dai nuovi dirigenti, con il giusto spirito. Il movimento internazionale è salito di livello e noi anche. Dovremo continuare su questo percorso e l’essere riusciti a costruire un gruppo forte e motivato rappresenta la prima medaglia nell’ottica dei prossimi appuntamenti internazionali. Io cercherò di continuare a trasferire la mia esperienza ai più giovani, anche se forse sarei ancora io in qualche circostanza ad abbisognare di qualche consiglio”. Forte, carismatico ed al contempo umile. Anche queste sono le caratteristiche del campione, pronto a proseguire la sua fulgida carriera.
team a NottinghamUn’analisi lucida, obiettiva ed al contempo densa di passione, quella del Presidente Federale Franco Ferraresi, relativa al Mondiale di Nottingham 2014: “Sono molti i punti da prendere in cosiderazione – esordisce – e in prima battuta intendo complimentarmi con tutti gli atleti azzurri che hanno dato il massimo confrontandosi con il meglio del twirling mondiale. Hanno saputo imporre quello ho definito “Italian Style” gridando forte e chiaro che il nostro movimento è ben presente e desideroso di riportarsi a grandi livelli. Ho voluto vivere il Mondiale di Nottingham in modo operativo stando a stretto contatto con gli atleti ed i tecnici, nostri e delle altre Federazioni. Lo ritenevo essenziale per scoprire anche i dettagli e continuare nel percorso di crescita da tutti noi intrapreso”. Come possiamo considerare i risultati ottenuti?: “Assolutamente positivi – prosegue il Presidente FITW – basti dire che abbiamo portato elementi in tutte le finali, cosa che non capitava da tanto tempo. Il quarto posto del Team ha fotografato i valori in campo. Poteva anche essere un bronzo ma solo se gli Stati Uniti avessero sbagliato la performance. Dovremo migliorare nella scelta delle coreografie, delle musiche e nella pulizia degli esercizi, obbligatori in testa che rappresentano una percentuale indubbia della prestazione. Lavoreremo in tale ottica per presentarci ancora più competitivi negli Europei del 2015 e nei Mondiali del 2016”. Un lavoro che dovrà interessare anche l’aspetto della politica sportiva, di settore e non: “Partecipando al board mondiale nel corso dei Campionati ho provato sensazioni non positive. In ambito mondiale la considerazione nei nostri confronti non era certo elevatissima. Al contempo mi sono reso conto che la Federazione del Twirling mondiale non è assolutamente pronta a scalare gli step necessari per ambire ad una collocazione olimpica. Non rispetta assolutamente i criteri imposti dal CIO per farlo e si è rivelata molto approssimativa, nel rispetto della forma e del cerimoniale. Basti dire che durante le premiazioni gli atleti erano costretti a dare le spalle alle bandiere. Non si tratta di aspetti imposti dalla carenza di budget ma di inosservanza di norme elementari in materia. Le stesse che osservano molte altre Federazioni Sportive con le quali ho avuto modo di parametrarmi in tanti anni di professione a contatto con lo sport internazionale di alto livello. A posteriori dico che siamo una Federazione modello sotto questi punti di vista, decisamente più avanzata anche di quelle che la fanno da padrone sul campo”. Come ci si muoverà dunque nell’immediato per dar forma a queste considerazioni?: “A fine settembre – conclude il Presidente Franco Ferraresi – verrà convocato un Consiglio Federale nel corso del quale si farà un’attenta analisi di quanto accaduto a Nottingham e si parlerà di programmazione della prossima stagione ed in chiave Campionati Europei. La nostra è stata in ogni caso una spedizione vincente, composta da atleti che si sono impegnati allo spasimo per dimostrare a tutta la Federazione quanto si siano sentiti considerati, coccolati e messi nelle condizioni migliori per far bene. Le lacrime dei ragazzi del Team per il 4° posto testimoniavano della loro voglia di salire ancora nella graduatoria internazionale e del rammarico per non essere riusciti a farlo. Ma questo, dico loro, è solo l’inizio di un’avventura che sarà sempre più entusiasmante!”.
Dopo Nottingham alcuni giorni di relax per il “doppiomedagliato” Luca Fasano, prima del ritorno nella sua Vinovo. A nemmeno dieci giorni dalla conclusione della rassegna iridata cosa è rimasto nel cuore e nella testa della nuova realtà del twirling azzurro?: “Non ho ancora realizzato pienamente quanto fatto a Nottingham – esordisce il piemontese – e forse ci vorrà ancora un po’ di tempo. Posso però dire che ero partito con degli obiettivi e li ho concretizzati, andando anche al di là delle più rosee aspettative. Un Mondiale assolutamente perfetto”. Che parte da lontano?: “Indubbiamente. Il lavoro di avvicinamento è servito e molto, soprattutto dal punto di vista della preparazione atletica e della creazione dell’atmosfera di squadra che ha contraddistinto la nostra partecipazione in terra inglese”. Cosa pensavi prima di Nottingham e cosa pensi ora?: “Volevo fortissimamente andare al Mondiale e dare il meglio, chiudendolo comunque senza rimpianti. Ciò indipendentemente dai risultati che sarebbero arrivati. E’ molto brutto tornare a casa e pensare, come mi è capitato in altre occasioni….avrei potuto fare questo o quello, quell’entrata o quel lancio. A Nottingham sono riuscito a dare il massimo e ciò è coinciso con la conquista di due medaglie”. Quale la più bella?: “Hanno entrambe lo stesso valore e significato. Nell’individuale ero già andato bene in semifinale, pur sbagliando l’ultimo lancio. In finale sono stato perfetto. Nel duo eravamo già secondi dopo la semifinale. Con Chiara ci siamo detti di entrare in gara con l’obiettivo di divertirci e vedere cosa sarebbe successo. Abbiamo colto l’argento, alle spalle del tandem giapponese, ed è stato bellissimo. Ora mi sento ancora più forte, consapevole dei mie mezzi”. I momenti più emozionanti, riviviamoli: “Sono stati tanti. Su tutti metterei le conclusioni di entrambi gli esercizi e ciò che è venuto subito dopo. Nel free-style, dopo aver preso bene l’ultimo lancio sono corso ad abbracciare il mio tecnico che aveva le lacrime agli occhi. Indimenticabile! Così nel duo, al termine del quale gli abbracci si sono susseguiti l’uno all’altro. Una nostra vittoria ma anche un successo del gruppo. Mi sono sempre sentito sostenuto ed è stata anche questa un’emozione speciale”. Nel 2015 sarai ancora Junior. Quali traguardi speri di raggiungere?: “Ci sarà l’Europeo e punterò all’oro in tandem con Chiara Colafrancesco nel duo, nonché a quello individuale cercando di superare il mio avversario di sempre, il francese Raphael”. Una stagione, la prossima, che inizierà quando?: “Ad ottobre. In questo momento penso solo a rilassarmi ed ai libri, che ho un po’ trascurato nell’ultimo periodo”. A Nottingham si è constatato quanto il twirling azzurro e mondiale sia cresciuto. Cosa significa?: “Che bisogna sempre progredire ed in fretta. Non ci si può sedere sugli allori. Il livello è sempre più alto ed il nostro sport è in costante evoluzione. Anche questo aspetto responsabilizza maggiormente e motiva. Sono consapevole di questo aspetto e lo tengo ben presente, in tutte le manifestazioni personali legate al twirling”.
Grande atmosfera nella giornata conclusiva della 32esima edizione dei Mondiali di Twirling, svolti nella Cup Arena di Nottingham (Gbr). Nel free-style Junior femminile la miglior azzurra è risultata Chiara Colafrancesco, che ha guadagnato un posto rispetto alla semifinale chiudendo all'ottava piazza. Decima, invece, per la cheraschese Giulia Damilano, penalizzata oggi da un numero elevato di errori. Protagonista assoluto invece, nel free-style junior maschile, il sanganese Luca Fasano che ha centrato un bellissimo bronzo risalendo con l'esercizio finale dalla 4.a alla terza piazza. Meglio di lui solo il giapponese Sakamoto (oro) ed il francese Hercouet (argento). Quinto posto per l'altro azzurro Davide Olivo Sidoti. Ma Luca Fasano ha fatto ancora meglio nel duo junior salendo sul secondo gradino del podio, pertanto all'argento, in tandem con Chiara Colafrancesco. Per i due azzurri zero penalità nell'esercizio di chiusura e palma di migliori ceduta solo al tandem giapponese Kihara/Kai. Sul terzo gradino del podio gli americani Duda e Noble. Nel free-style senior femminile la piemontese Silvia Tarabbia ha terminato la sua performance con il 10° posto. Meglio di lei ha fatto Margherita Rocchetti, ottava. Il free-style senior maschile ha visto impegnato nell'atto decisivo il collegnese Daniele Zambito, capitano della formazione azzurra ed esperto dall'alto della lista di Mondiali ed Europei disputati. Zambito ha concluso al sesto posto in una classifica di autentici fenomeni della specialità comandata al termine dallo spettacolare giapponese Komada. Per il nipponico si può veramente parlare di perfezione. Un gesto, il suo, paragonabile nel tennis a quello del maestro Roger Federer. Al secondo posto il francese Travers, al terzo l'altro giapponese Ogami. Essere del lotto dei finalisti è già stato un successo per Zambito. Nel duo senior maschile erano impegnati Fabio Agaliati, altro collegnese, e Federica Italia, siciliana che si allena con il primo dal 2011. Un bell'esercizio, il loro, che li ha visti terminare lo sforzo di campo con il 4° posto. Titolo agli americani Burkin e Nag, davanti ai giapponesi Kida e Hiray, nonchè ai francesi Honorine e Ho. Due medaglie e tante finali raggiunte testimoniano del valore assoluto del twirling azzurro e dell'ottimo lavoro svolto dai singoli e dalla squadra nella fase di avvicinamento all'appuntamento iridato, con la guida dei tecnici Sabrina Prade e Massimo Scotti e dello staff messo a disposizione dalla Federazione, con tanto di preparatrice atletica, psicologa e medico federale. La strada intrapresa è quella giusta per dare la caccia ai giapponesi, agli americani e ai francesi, avversari d'oltralpe sempre più vicini. La chiusura di programma ha visto il Team Italia piazzarsi al quarto posto e cedere il gradino più basso del podio agli americani. Un po' di rammarico per la medaglia sfumata all'ultimo ma il bilancio della spedizione è più che positivo, come sottolinea il Presidente FITW Franco Ferraresi: "Da tempo l'Italia non piazzava atleti in tutte le finali di un Mondiale e questo testimonia quanto il gruppo sia coeso e forte. Continueremo a lavorare per crescere e colmare il gap con le nazioni leader del movimento, vedi Giappone e Stati Uniti. Siamo la quarta nazionale al mondo è non è poco. Dal Mondiale torniamo anche con una vittoria in tema di organizzazioni poichè l'Europeo del 2017 tornerà in Italia, a Torino. Un grosso applauso a tutti i ragazzi per le emozioni che ci hanno fatto provare a Nottingham".
zambitoE’ quella del 10 agosto la giornata clou dei Mondiali 2014, nella terra di Robin e Marian, alias Nottingham, nel cuore del Regno britannico. Suggestioni nel Palazzetto di gara e fuori, “Italian Style” in primo piano come più volte messo in evidenza dal gruppo azzurro nel corso della 32esima rassegna iridata. Giornata nella quale si assegneranno i titoli, junior e senior, nel free-style, maschile e femminile, nel duo (junior e senior), nel Team, specialità dove l’Italia è terza al termine della prova preliminare, alle spalle di Francia e Giappone e vogliosa di confermare il podio colto nel 2012 in Francia. Da temere solo la rimonta degli Stati Uniti, attualmente quarti. Nelle gare individuali, dopo le semifinali del free-style, saranno molti gli azzurri in competizione. Per quanto concerne il free-style senior maschile, Daniele Zambito e Fabio Agaliati, rispettivamente sesto e nono nella classifica parziale guidata dal fenomenale giapponese Komada davanti all’altrettanto inarrivabile francese Travers. Nel free-style senior al femminile Italia in lizza con Silvia Tarabbia, decima al termine della semifinale e Margherita Rocchetti, che ha fatto ancora meglio con il 9° posto. Non si è qualificata invece Ilaria Interligi, al suo primo appuntamento iridato, che ha chiuso 13esima dopo la prova di semifinale. Saranno tutte da seguire le performance del sanganese Luca Fasano, attualmente quarto nella gara singola e secondo in coppia con la Colafrancesco in quella di duo junior. Nel free-style maschile scenderà in gara anche il siciliano Davide Olivo Sidoti, attualmente sesto. Nel free-style junior al femminile cercherà di migliorare la sua decima posizione la cheraschese Giulia Damilano. Proverà a fare altrettanto Chiara Colafrancesco, che ha terminato la prima parte della propria performance iridata al nono posto. Chiudiamo con il duo senior. Fabio Agaliati e Federica Italia, al momento quarti, cercheranno l’impresa (podio) ma dovranno offrire una prova maiuscola per ottenerla. Davanti a loro i colossi americani, giapponesi e francesi, nell’ordine.
DS5_1021_resizeSono scattati ieri, con le prime uscite (preliminari del duo e “compulsory e short program” degli individuali) i Campionati Mondiali di Twirling, edizione numero 32 della storia, a Nottingham, terra di storia e attualità, fascino antico e presente. L’Italia guidata dai tecnici Massimo Scotti e Sabrina Prade ha dimostrato di essere ampiamente competitiva, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto nella fase di preparazione. In particolare a distinguersi è stato il sanganese Luca Fasano, attualmente al secondo posto dopo la prima fase nel duo junior, in coppia con la compagna, Colafrancesco, e quinto nella prova singola. Meglio di lui ha fatto nella prova individuale il siciliano Davide Olivo Sidoti, terzo alle spalle del giapponese Sakamoto e del francese Hercouet. Settima piazza parziale per il terzo azzurro in gara, Salvatore Adernò. Tra le junior al femminile buona partenza della cheraschese Giulia Damilano, al quarto posto parziale alle spalle di un trio giapponese e davanti ad un terzetto statunitense. Dopo lo “short program” dell’individuale senior femminile la miglior italiana è risultata la marchigiana Margherita Rocchetti, attualmente settima in una graduatoria guidata dalla giapponese Nishigaki. Undicesima per il momento Ilaria Interligi e 14esima Silvia Tarabbia. Lo “short program” maschile ha invece piazzato in veste provvisoria Fabio Agaliati al sesto posto e Daniele Zambito, il capitano della nazionale azzurra, al settimo. Guidano i maghi giapponesi Komada, Ogami e Kida, seguiti dal francese Travers e dall’americano Burkin. Più distanziato Giacomo Rocchetti, 19°. Quarta piazza provvisoria, infine, per il duo Senior Fabio Agaliati e Federica Italia nell’uscita preliminare. Davanti a tutti il tandem americano Burkin e Nug che hanno fatto meglio dei giapponesi Kida e Hirai. Oggi si prosegue con i preliminari Junior e Senior maschili e femminili nell’individuale, ma gli occhi di tutti sono già puntati sulle finali di domenica 10 agosto che assegneranno i titoli e le medaglie. L’Italia auspica di far bene soprattutto con il Team, già capace di issarsi al terzo posto nella scorsa rassegna mondiale, andata in scena in Francia, a Villebon sur Yvette, nel 2012. In quell’edizione arrivò anche l’argento nel duo senior con Zambito e Caporgno.
zambitoCornice degna del grande evento quella del PalaVela di Torino che ha ospitato ieri sera, dalle 21, il Galà del twirling azzurro. Nazionale al gran completo, pronta per la partenza, che ci sarà domani nel pomeriggio, per i Mondiali di Nottingham (7-10 agosto). Suggestioni molteplici, fin dall'ingresso degli atleti convocati, uniti ad alcuni grandi interpreti del pattinaggio a rotelle della Federazione Italiana e ai medagliati dell'European Cup di twirling, andata in scena in luglio a Wurzburg (Ger). Atleti schierati davanti alla platea di oltre 700 persone e Inno di Mameli ad aprire il programma. Spazio poi al Presidente FITW Franco Ferraresi che ha letto un messaggio del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, indirizzato alla Nazionale: "Siate orgogliosi di ciò che rappresentate e fate del vostro meglio per tenere alti i nostri colori sempre nel rispetto della lealtà, dell'etica sportiva e degli avversari. Lo sport italiano, di cui siete componente integrante, vi guarda e vi sostiene. Che la vostra sia una spedizione importante anche sotto il profilo dei risultati. Lo meritate dopo il grande impegno che avete profuso nella fase di preparazione. Il vostro è un movimento in ascesa che osservo con molto interesse". Incalzante il programma della serata, sostenuto dai grandi applausi del pubblico in occasione delle esibizioni dei protagonisti. Dal free-style junior femminile, a quello senior, sempre in rosa. Quindi spazio agli individualisti al maschile. A presentare la serata il comico Manuel Negro, che ha saputo cadenzare i momenti di intrattenimento a quelli più squisitamente tecnici. In mezzo anche le esibizioni dei pattinatori, pluridecorati a livello nazionale e internazionale, e dei medagliati di Wurzburg. La chiusura è stata quasi trionfale, con il preludio del Team Italia e l'esibizione dello stesso complesso di 8 atleti, sinergicamente disposti ad offrire il meglio della propria arte: "Mi sento responsabilizzato - ha detto il capitano, il collegnese Daniele Zambito - e carico per questi Mondiali che stanno per arrivare. Cercheremo di dare il massimo, pronti a misurarci con i migliori atleti del panorama internazionale". Emozione anche nelle parole della campionessa italiana di free-style, Ilaria Interligi, 19 anni: "Sono al mio primo Mondiale e non nascondo di provare un mix di paura e voglia di andare lontano. Un'atmosfera, quella di questa sera, decisamente magica". Sulle note di "Volare" di Domenico Modugno, rivisitata per l'occasione, la serata si è chiusa dopo 2 ore di intenso spettacolo: "Siamo pronti - ha affermato il tecnico Massimo Scotti - e di questa sera mi è piaciuto l'atteggiamento psicologico dei ragazzi. Puntiamo alle medaglie e partiamo con la consapevolezza di aver fatto il massimo per arrivare pronti all'appuntamento". La caccia ai diversi gradini dei podi di Nottingham è dunque iniziata. Il PalaVela, come ha sottolineato il responsabile della società che lo gestisce, Andrea Re, è pronto ad instaurare un rapporto duraturo con la Federazione Italiana Twirling per contribuire alla sua crescita ed abbracciarne i momenti di maggior visibilità. Anche queste sinergie fotografano il salto di qualità che sta compiendo il movimento.