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IMG 1218A volte si pensa di aver vinto, ma in realtà ...
Sabato 16 maggio, in occasione dell'assemblea straordinaria a Treviglio, ho provato un forte senso di delusione nel vedere atteggiamenti alquanto inopportuni soprattutto da chi sta ricoprendo o ha ricoperto ruoli federali.
Ma il punto non è questo, se quelli che "vogliono che tutto cambi perchè nulla cambi", che pensano "quanto si stava meglio quando si stava peggio", che "guardano il dito anzichè la luna" continuano ad avere il sopravvento, questa nostra federazione non farà mai il necessario salto di qualità e resterà relegata a un ruolo marginale e insignificante nel panorama sportivo nazionale, quello formato dalle vere federazioni sportive.
Chi ha votato contro o fomentato il voto contrario alle modifiche dell'articolo 12 dello Statuto non ha capito un granché.  Le modifiche non sono state proposte come ipotizzato dai malpensanti per far crescere il peso elettorale delle società allineate al presidente, con l'aiuto dei tecnici amici, proprio a un anno e qualcosa dal rinnovo delle cariche federali. Le modifiche sarebbero servite ad avvicinarci al modello di vere federazioni sportive tutelando "elettoralmente" sia quelle società che hanno numeri elevati di tesserati ma che privilegiano la promozione e la diffusione della disciplina, sia quelle che puntano su numeri più contenuti ma vocate all'agonismo di livello. La Fitw non è un ente di promozione sportiva bensì una federazione sportiva, appare quindi giusto ed equo avere un sistema di pesatura "elettorale" che da un lato sia premiante  verso quelle società che investono la loro attività sui grandi numeri e sia verso quelle che invece investono sul talento cresciuto in casa e valorizzato. Sono semplici  principi di sano equilibrio in un contesto di sano sport.
Quindi chi ha gioito per aver sconfitto la Federazione circa l'articolo 12 dello Statuto ha impedito, in realtà,  alla federazione stessa di fare un nuovo passo avanti nel processo di crescita, sgombro dalle solite logiche di salvaguardare il proprio tornaconto a discapito dell'interesse collettivo e del bisogno di futuro.

Il presidente
Franco Ferraresi