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Twirling OleggioRaccontare la storia dell'ASD Ginnastica Twirling Oleggio equivale a rievocare quella della specialità. Ancor di più se chi ci accompagna a farlo è Margherita Gallarate, colei che gestisce l'attività dell'organismo fin dal suo anno di fondazione, l'ormai lontano 1972: "Una delle prime società di settore in assoluto - conferma Margherita Gallarate - cresciuta con la disciplina di riferimento, passando dall'attività di majorettes a quella a tutti gli effetti sportiva". Un racconto che fissa tra i suoi momenti massimi quello epocale, datato 1982: "In quella stagione il Team vinse il Campionato Mondiale a Tokyo. E che campionato! C'erano tutte le massime potenze di allora, in prima linea Stati Uniti e Canada. Le nostre ragazze di allora diedero vita - prosegue Margherita Gallarate - all'esercizio perfetto, senza cadute, e fecero scattare l'applauso incondizionato del solitamente compassata platea giapponese. Nonostante il twirling fosse già disciplina associata e riconosciuta dal CONI quella vittoria rappresentò il vero riconoscimento pubblico del nostro sport. Anche gli scettici capirono che si trattava di vero impegno ginnico ed artistico, con molta preparazione alle spalle ed atlete di assoluto rispetto". Tra quelle protagoniste spiccava la figura di Ivana Vaccaroli: "All'epoca aveva 16 anni e con lei c'erano altre ragazze appena quattordicenni. Ha fatto la storia della nostra società e del twirling italiano, diventando poi un tecnico di altissimo livello. Ricordo quando la accompagnai all'aeroporto in occasione del suo primo viaggio in America per costruirsi sotto il profilo di insegnante oltreoceano. Ancora oggi Ivana è tecnicamente la guida dell'ASD Twirling Oleggio ed un punto di riferimento per tutti".

Queste le componenti del Team campione d’Italia uscente: Bellotti Melissa, Castellin Ketty, Geromin Marta, Interligi Ilaria, Leonardi Giorgia, Maioli Chiara, Matozz Elisa, Pagani Elena, Carcea Martina (riserva). E’ proprio Melissa Bellotti a catapultarci nell’attualità dell’ASD Ginnastica Twirling Oleggio: “Sono cresciuta in questa società che trasuda di storia ed ha messo in bacheca, tra i suoi tanti allori, anche due titoli mondiali. Uno stimolo in più a far bene e tenere alto il nome del sodalizio. E’ questo lo spirito con il quale io e le mie compagne ci alleniamo per sei volte la settimana e per tre ore al giorno. Pratico il twirling da quando avevo sette anni. Ora ne ho 19 e la passione è andata via via aumentando. La scintilla scattò invece quando facevo judo e vidi in un intervallo di gare un’esibizione delle ragazze più grandi dell’Oleggio. Fu un’autentica folgorazione”. Da chi siete seguite tecnicamente?: “E’ Ivana Vaccaroli il nostro punto di riferimento, tecnico ed umano. Una vera e propria guida in ogni senso. E’ stata anche la maestra di Chiara Stefanazzi, per me e noi tutte un’icona vivente del twirling”. Quale il vostro segreto?: “L’unione del gruppo, sia dentro che fuori palestra. Siamo cresciute insieme, fin da bambine e ci consideriamo delle vere e proprie sorelle. Quest’anno, essendo nato il Team Italia, non ci alleniamo in Team ma da individualiste. Il clima tra di noi, di sprone, amicizia e stima reciproca, è rimasto invariato”. Quali i tuoi obiettivi immediati: “Continuare a far bene in serie A. Nella prima uscita sono arrivata terza e conto di centrare il podio. A più lunga scadenza entrare tra le top ten al mondo di specialità”. La gara che ti ha lasciato dentro più di altre qualcosa?: “L’argento Europeo dello scorso anno, come Team, ad Helsingborg. Ci siamo viste passare davanti l’oro e non siamo riuscite ad agguantarlo. Un po’ di rammarico è rimasto ma l’abbiamo e l’ho tramutato in voglia di riscatto. Anche questo occorre per continuare a crescre”. Ed in materia di crescita, produzione di talenti, abnegazione per il twirling, da queste parti nulla da fa difetto.