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Giulia DamilanoSedici anni compiuti, l’esuberanza connaturata all’età e la passione che ne consegue, il tutto mixato con il rigore che aiuta a crescere ponendosi obiettivi difficili ma non irraggiungibili. In sintesi, il segreto del potenziale ed auspicato successo. E’ la prima impressione che scaturisce quando si ascolta il racconto di Giulia Damilano, cheraschese che ormai da 10 anni ha fatto del twirling la sua amata quotidianità dinamica e sportiva. Come è nata l’avventura?: “Mia mamma Anna – racconta Giulia – era impegnata in una società di twirling a Bra ma non mi aveva mai avvicinata a questo sport. Poi un giorno non potendomi lasciare ai nonni né ad altri mi portò con lei in palestra e conobbi per la prima volta il twirling da vicino. Fu feeling immediato….ed eccomi qua. Avevo 6 anni”. La stagione successiva fu la volta delle prime gare, con la casacca del Carrù. Un fascino che proviene da dove?: “Mi piace la completezza del twirling, dal movimento del bastone, alle componenti di danza e ginnastica che occorre curare per emergere. In primo piano anche l’espressione artistica. Una società, quella carrucese, molto importante nella mia fase di crescita”. Gli inizi competitivi, dunque, con l’allora preagonistica in serie D, a squadre. Le esperienze di Giulia Damilano proseguono, con l’esercizio individuale e le permettono di approdare per la prima volta in serie A, sempre con il Carrù: “Conquistai il campionato italiano di categoria e fu la prima realizzazione di uno dei miei sogni di bambina. Partecipare alla massima serie. Andai oltre, vincendo!”. E’ del 2012 il primo cambio di scena per Giulia Damilano. Da Carrù si trasferisce nella neonata società di Cherasco, costruita appositamente per lei e per l’allora tecnico che la seguiva, Gabriella Castegnaro: Nel 2012 – ricorda – vinsi il Campionato Italiano di Free-style junior e giunsi 13esima nel Mondiale a Parigi. Nel 2013 confermai il titolo italiano e terminai 6.a agli Europei di Heilsingborg”. Dall’agosto del 2013 Giulia si allena con Massimo Scotti a Cantalupa: “Un rapporto professionale che mi ha subito entusiasmata e dal quale ho tratto indubbi benefici. Massimo, che stimo molto come tecnico e ringrazio, mi ha subito capita come atleta e riesce a trasmettermi serenità e sicurezza tirando fuori il meglio di me”. Su quali aspetti state e stai lavorando?: “Sotto il profilo psicologico, della tranquillità in campo e sulla sicurezza in me stessa. Lavoro inoltre sulla componente dell’espressività.

Per quanto concerne gli obbligatori sono seguita da Samantha Novello. Per la danza, invece, dalla tecnica russa Ekaterina Savina. Altre due tecniche che ringrazio di cuore per quanto mi stanno dando”. Nulla dunque è lasciato al caso ed anche questo testimonia con quanta attenzione Giulia Damilano interpreti il proprio sport. Che impegna quanto?: “Da 1 ora e mezza a 3 ore e mezza al giorno per cinque sedute alla settimana. Da questa stagione ho anche iniziato ad allenare le piccole atlete del twirling a Bra. Un’esperienza molto bella perché mi piace trasferire loro quanto imparato in tutti questi anni. Poi sono dolcissime e molto affettuose”. Non dimentichiamo gli impegni scolastici!: “Sono iscritta al 3° anno di Liceo Linguistico a Bra”. Obiettivi immediati di carriera?: “Nel 2014 affrontare il Mondiale di Nottingham e concludere tra le migliori dieci, nonché confermare il titolo italiano individuale di categoria. Guardando oltre, al 2015, pensare ancora da Junior ad un podio europeo”. E dopo?: “Dal 2016 sarò Senior, quindi vorrei entrare nel Team Italia perché memore delle esperienze primarie nel mio sport, la specialità di squadra mi affascina. La qualificazione per i Mondiali sarebbe la realizzazione di un altro sogno. In ogni caso vorrei partecipare almeno alla Coppa Europa, da Senior”. Meticolosa, anche negli obiettivi, per raggiungere chi?: “Il modello a cui guardo è quello giapponese. Esemplare, per esempio, la tecnica della Tomoe. Per quanto riguarda l’espressività in campo ammiro molto i francesi, in particolare Catherine Moua”. E in casa nostra?: “Tra le nostre Senior rimango colpita da Margherita Rocchetti per la tecnica, Ilaria Interligi per le emozioni che sa trasferire, Silvia Tarabbia per l’eleganza”. Spazio per altre cose oltre al twirling?: “Poco, anche se gli hobby principali sono quelli dei 16enni, ovvero uscire con gli amici ed ascoltare musica”. Un impegno importante, quello di Giulia, pienamente condiviso dai genitori, Anna e Paolo: “Sono sempre pronti – conferma – ad intervenire per aiutarmi. Uno di loro è regolarmente presente alle gare. E’ importante sapere di poter contare su due persone così”. Al pari di essere parte di un gruppo di allenamento di alto livello: “Come detto mi perfeziono con Massimo Scotti a Cantalupa. Insieme a Daniele Zambito, Fabio Agaliati, Luca Fasano e Giorgia Ferrarese. Siamo individualisti ma si è creata tra noi una complicità arricchente. Li vedevo, in particolare Daniele, quando ero piccolina ed immaginavo un giorno di poter essere con loro…un altro sogno realizzato!”. E ora via alla ricerca della perfezione, quella che siamo certi, la condurrà in alto.