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Nazionale Italiana TwirlingVarata la nuova nazionale azzurra che comporrà il Team protagonista ai Mondiali 2014 di Nottingham. I tecnici responsabili del progetto, Sabrina Prade e Massimo Scotti, dopo la selezione dello scorso 9 novembre hanno scelto Fabio Agaliati (Collegno), Ilaria Interligi (Nova Milanese), Federica Italia (Noto), Margherita Rocchetti (Fantasy-Marche), Silvia Tarabbia (Santa Cristina Novara) e Daniele Zambito (Collegno) quali certi titolari. Giorgia Ferrarese (Sangano), Giorgia Leonardi (Oleggio), Elisa Matozzo (Nova Milanese), Elena Pagani (Oleggio) e Chiara Salvatti (Lumezzane) quali possibili titolari. Deborah Inzoli (Cernusco), Elena Veronesi (Santa Cristina) e Giorgia Vettore (Terme) quali possibili riserve.

”Siamo soddisfatti dell’esito della selezione del 9 novembre scorso – hanno sottolineato i tecnici – e della grande partecipazione che l’ha caratterizzato. Un gruppo veramente composito che rappresenta attraverso i diversi soggetti le cinque regioni nelle quali oggi il nostro sport è più sviluppato, ovvero Lombardia, Piemonte, Sicilia, Veneto e Marche. C’era la necessità di dar vita ad una nazionale che rappresentasse il meglio del movimento e questo in piena assonanza con quanto succede nel resto d’Europa. L’attesa dei ragazzi circa l’esito dell’appuntamento tecnico cui abbiamo fatti riferimento testimonia la loro voglia di misurarsi e proporsi al prossimo mondiale nelle migliori condizioni. Una ventata di novità che è stimolante per tutti, tecnici, dirigenti, atleti. Ora abbiamo mandato il calendario degli allenamenti ai selezionati e attendiamo le e-mail di accettazione. Il prossimo raduno, in sede ancora da definire, si svolgerà il 15-16 dicembre. Nel complesso siamo davanti al meglio che il twirling azzurro è in grado di esprimere in questo momento”.

Italia-Federica-NAN_0023661Nello sport come nella vita una delle ricette migliori per riuscire ad emergere è aggiungere tanta passione a ciò che si fa. Una ricetta che Federica Italia propone quotidianamente da quando non aveva ancora tre anni, in palestra e nello studio, a sé stessa e a chi le sta attorno: “Grazie alla passione – conferma – anche le difficoltà si superano e tutto diventa possibile”. Nata a Noto, città nella quale ancora oggi risiede, il 1 novembre del 1995 e pertanto da poco 18enne, è arrivata al twirling perché la madre voleva che la sorella maggiore facesse sport: “Così ci iscrisse entrambe in palestra ed io, inizialmente, la presi come un gioco. A sei anni le prime gare – ricorda – e l’anno seguente le prime soddisfazioni, con piazzamenti sul podio. Ho fatto tutti gli step classici di avviamento alle competizioni. Dal preagonismo alla serie C. Dalla B alla A. Tra i momenti da archiviare e tenere stretti cito il 1° posto nel Campionato Italiano in serie B, da cadetta e nel free-style, quindi il passaggio nella massima serie la stagione successiva”. 
Quali i tuoi maestri?: “La prima si chiamava Silvia. Oggi sono Massimo Scotti, Simona Moncada e Alice Finocchiaro”.

Il twirling, per Federica, è come la respirazione, ovvero necessario: “Ha cadenzato tutta la mia vita, dall’asilo alle elementari, per proseguire con le medie e l’attuale Liceo Scientifico che mi vede ormai al 5° anno”. Difficile conciliare sport, studio e viaggi?: “Ho imparato negli anni ad organizzarmi e anche se a volte non è così semplice non mi pesa. Le soddisfazioni ripagano dei sacrifici, indubbi, e li fanno diventare meno “ingombranti”. 
Descrivi il twirling: “La parola che mi piace dire quando parlo del mio sport è “completezza”. Esiste la componente tecnica ma accanto ad essa spicca quella musicale, dell’interpretazione artistica. Un momento molto emozionale del twirling che consente a chi lo pratica di provare appagamento e trasferire anche agli altri ciò che si prova. Quando ero piccolina non mi rendevo conto dell’ansia connaturata alle gare. Crescendo ne ho preso consapevolezza. Ora la competizione propone attimi di ansia e paura abbinati alla giusta tensione adrenalinica finalizzata alla prestazione. Per questo aspetto il twirling è esaltante”. Dal 2011 Federica Italia è impegnata anche nel duo con Fabio Agaliati: “Non ci conoscevamo ma il feeling è stato immediato. Non abbiamo avuto e non abbiamo particolari difficoltà nel dar vita ai nostri esercizi. Ci alleniamo in genere una volta al mese nei fine settimana, in ragione del periodo stagionale e dell’eventuale concomitanza con le gare. A volte in Sicilia, a volte in Piemonte”. Nelle settimane “normali”, invece, 3 allenamenti di tre ore ciascuno per Federica. Concretezza e obiettivi. Quali i tuoi per la stagione 2014 e a più largo raggio?: “Avendo partecipato fino ad ora solo a Campionati Europei – sottolinea – vorrei essere protagonista nei Mondiali di Nottingham del 2014. Questo con il free-style, con il duo e, perché no, il Team Italia. A più lunga scadenza il sogno di ogni sportivo, e anche il mio, è quello di partecipare alle Olimpiadi. Se il twirling dovesse entrare a far parte del grande mondo olimpico sarebbe bellissimo poterci essere”.

Federica guarda ai campioni asiatici con ammirazione: “I giapponesi sono un esempio, dei veri modelli. In particolare ho sempre guardato con grande trasporto Komada. Lo ricordo già massimo protagonista in un Mondiale junior quando ero di solo qualche anno più piccola. Ho sempre osservato con attenzione i suoi video. Abbina alla perfezione del momento tecnico una grande capacità interpretativa. Per tornare al discorso precedente, è completo. A Torino, in occasione degli Europei del 2011, è stato autore di un’esibizione. Al termine l’ho conosciuto personalmente ed è stato un momento indimenticabile”. Facciamo un passo indietro e parliamo del progetto Federale che ha riportato la selezione della Nazionale azzurra in primo piano, dopo molte stagioni: “Lo considero un bel punto di partenza, motivante per tutti, soprattutto per noi atleti. Ho partecipato alle selezioni svolte lo scorso 9 novembre a Cantalupa ed è stato un passaggio a mio parere importante. Spero di ricevere a breve buone notizie in merito”. Prossimo appuntamento agonistico?: “I Campionati Italiani di specialità tecniche, a Montegrotto Terme a fine mese. Sarò in gara nel Solo”. Ora l’allenamento quotidiano incombe, da affrontare con la solita e costruttiva arma in più della passione, peraltro comune a quella di molti suoi colleghi, per provare ad emulare Keisuke Komada.

di Roberto Bertellino

Franco FerraresiIl twirling al tavolo dei grandi dello sport italiano. E’ accaduto ieri, 13 novembre 2013, in occasione del Consiglio Nazionale del Coni, presso il Salone d’Onore al Foro Italico, al quale ha partecipato come ospite d’eccezione il Presidente del Consiglio Enrico Letta. La Federazione Italiana Twirling era seduta al tavolo eccellente con il suo Presidente, Franco Ferraresi, premiato con la stella d’argento al Valore Sportivo proprio per la carica occupata da poco più di 100 giorni ed il lavoro compiuto in questo breve e significativo percorso: “Un premio – sottolinea il presidente – che ho ricevuto con grande orgoglio e voglio condividere con tutti i Consiglieri e quanti stanno lavorando per dare nuova immagine e linfa al nostro sport. Mentre “incassavo” i complimenti pensavo idealmente ai loro volti e non sono parole scontate, bensì sentite. Solo facendo squadra si può crescere e penso che la strada intrapresa sia quella giusta”.

Accanto a Franco Ferraresi importanti personaggi del mondo dello sport italiano e mondiale, come il plurimedagliato schermitore Michele Maffei, anch’egli insignito della stella d’argento: “Faccio mie le parole di Maffei – ha proseguito Franco Ferraresi – che ha ricordato come la sua prima medaglia olimpica avesse proprio il colore dell’argento e che lo step successivo ora sarà andare, come gli succedeva in pedana, a caccia dell’oro. E’ quello che dovremo fare noi, come FITW. Puntare a salire ancora nel panorama dello sport italiano è quanto io ed il Consiglio ci proponiamo di fare nel prossimo periodo”. Stella e diploma, consegnati la prima da Giovanni Malagò, Presidente CONI nazionale e dal segretario generale Roberto Fabbricini: “Strette di mano e abbracci sportivi, i loro – conclude Franco Ferraresi – che ho inteso assolutamente partecipati e non dovuti. Un motivo in più per sigillare la giornata come speciale, per il sottoscritto e la nostra Federazione”.

Un Consiglio Nazionale nel corso del quale sono stati affrontati punti nevralgici quale quello della razionalizzazione delle discipline sportive, particolarmente caro al Presidente Malagò: “Come molta attenzione ho sentito – conclude Ferraresi – da parte del Presidente del Consiglio Enrico Letta circa il tema di sport, salute e istruzione. Da sottolineare anche l’aspetto della fiscalità inerente le Associazioni Sportive Dilettantistiche. Il Presidente del Consiglio sta lavorando con l’Agenzia delle Entrate affinché sia reso più snello e favorevole a chi vuole entrare nel mondo dello sport. Temi altrettanto importanti quelli della predisposizione di una Legge Quadro sullo Sport e del sostegno alla candidatura italiana per le Olimpiadi estive del 2004”.

Sara Interligi La contattiamo circa alle 19,30 ed Ilaria è ancora in palestra, impegnata nell'insegnamento alle sue giovani allieve: "Ho iniziato questa nuova avventura da alcuni mesi - specifica - dopo essere diventata assistente di base. E' stimolante poter trasferire parte della propria esperienza ai giovanissimi". Anche lei lo è ancora e lo testimoniano i suoi 18 anni, oggi spesi nel mondo del twirling nella doppia veste di agonista ed insegnante. Dove?: "Nella mia palestra d'origine, a Nova Milanese". Come sei arrivata a praticare questo sport?: "Da piccolissima facevo nuoto ma mi piaceva la ginnastica. Le mie vicine di casa facevano twirling e così mi sono avvicinata a tale disciplina. Avevo 4 anni. Per alcune stagioni ho condiviso il twirling con il nuoto, poi ho lasciato la vasca e scelto definitivamente la palestra". Cosa ti affascina maggiormente del twirling?: "La componente artistica ed il fatto che esista un attrezzo di fondamentale importanza per l'esercizio. In parte è così anche nella ritmica ma la componente interpretativa, nel nostro sport, è molto più spiccata. Lo spazio per l'estro, la composizione, i costumi, l'immedesimarsi con il personaggio che si rappresenta è maggiore".

Le prime gare a quando risalgono?: "Avevo 6 anni - ricorda - e nella prima stagione agonistica mi piazzavo all'incirca a metà classifica. Già nel secondo anno, però, arrivarono i podi e pertanto stimoli e voglia aumentarono". Per condurti dove, parlando di massimi risultati conseguiti nell'ancor tua giovane carriera?: "Da junior sono giunta 7.a nei Campionati Europei di Torino, datati 2011. Nel 2012, al primo anno da Senior,  mi sono ben comportata in Coppa Europa (Grand Prix). Nel 2013 ho centrato il 4° posto nel freestyle in occasione degli Europei di Heilsingborg, nonchè l'argento con il Team. Due grandi soddisfazioni soprattutto in considerazione del fatto che non ero l'italiana che godeva dei maggiori favori del pronotico. Nelle prove nazionali ero sempre giunta alle spalle delle mie compagne, invece in occasione della gara continentale sono riuscita ad esprimermi bene e riscattarmi". Parliamo di obiettivi 2014: "Partecipare ai Mondiali di Nottingham - afferma senza indugi Ilaria - ed entrare nel Team azzurro, la cui selezione si è svolta il 9 novembre scorso. Mi piacerebbe molto anche centrare il titolo italiano". Un passo indietro per ricordare la tua prima maestra: "E' stata Cristina Laudicina che è anche un giudice internazionale e faceva parte della giuria degli Europei 2013".

E oggi da chi sei seguita?: "Dalla pluricampionessa italiana Martina Carcea, un vero e proprio punto di riferimento. A costrurmi l'esercizio dal punto di vista coreografico è però il francese Sebastien Dubois, da 4 anni". Spazio per il tempo libero?: "Poco perchè devo conciliare lo sport con i miei studi liceali. Ma tutto questo non mi pesa perchè faccio ciò che amo". La tua famiglia ha sempre condiviso la passione per il twirling?: "Assolutamente, stimolandomi a far bene. In questo senso è sempre stata competitiva". Agonismo e armonia di gruppo: "Quando siamo in trasferta è bellissimo perchè anche in ragione del fatto che tra giovani è più facile si crea subito cameratismo e complicità. Un lato in più dello sport e del twirling che aiuta a crescere".

di Roberto Bertellino

Twirling Cantalupa - Selezione NazionaleGiornata importante per il twirling azzurro, quella andata in scena il 9 novembre a Cantalupa (To). Da una parte la selezione della nazionale azzurra nell'ottica della formazione del Team che difenderà i colori nostrani a Nottingham, nel 2014. Dall'altra il Consiglio Federale che si è aperto con la relazione del Presidente, Franco Ferraresi, sui primi 4 mesi di gestione: "Ho accolto il suggerimento di alcuni Consiglieri - ha esordito il Presidente - circa lo svolgimento del Consiglio nella stessa sede della selezione. Mi è parso opportuno farlo proprio in considerazione delle sinergie che vogliamo creare con il movimento degli atleti, il vero fulcro del nostro sport". Un concetto ripreso poco dopo in occasione del saluto che l'intero consiglio ha voluto dare ai convocati per la selezione, diretta dai tecnici Sabrina Prade e Massimo Scotti. Il dettaglio del costruito in questi primi mesi: "Stiamo affrontando una situazione difficile derivante da una gestione precedente pseudofamiliare. Sto incarnando la figura del presidente - manager, a volte anche antipatico, e ritengo che i primi risultati si stiano vedendo. Il nuovo sito è la fotografia del messaggio del cambiamento della Federazione. In sintesi pratico d consultare, interattivo, aggiornabile in tempo reale, dinamico. E verrà ulteriormente implementato. Non si tratta di una rivisitazione del preesistente, bensì di un'operazione totalmente nuova.

Abbiamo potuto essere operativi, a causa di problemi pregressi, solo il 18 ottobre. Si sono pertanto bruciate le tappe dando vita ad un prodotto che anche in termini d'immagine penso assolutamente vincente. In questo breve periodo si sono intensificati e consolidati i rapporti con il Presidente del CONI, Malagò, ed il segretario Fabbricini. Non è questa una gratificazione personale, bensì un segnale di considerazione del massimo organismo sportivo nazionale nei confronti del twirling italiano. La prima esternazione arriverà nelle forme di un contributo straordinario in favore della FITW, in quanto disciplina associata ritenuta meritevole di ottenerlo".

Twirling Cantalupa - Selezione Nazionale

Quattro mesi intensi: "Di lavoro costante - ha proseguito il Presidente - e fatto in rincorsa per le problematiche succitate. Il vero corso della Federazione inizia a mio parere oggi, dopo l'approvazione del conto consuntivo 2012 e del bilancio di previsione 2014. La parola d'ordine rimane quella del gioco di squadra, emerso in questa giornata che ritengo assolutamente proficua".

Le note liete: "Lo sponsor tecnico della Nazionale Italiana twirling sarà ASICS, marchio a tutti noto e nobilissimo nel panorama dello sport mondiale. Si aprirà anche con ASICS un canale di merchandising in concomitanza con le gare di valenza nazionale. Proseguiranno le presenze del nostro sport durante i grandi eventi. I nostri atleti saranno sul campo, o in preprogramma o nel corso di un intervallo, con modalità ancora da concordare, nel prossimo "6 Nazioni di rugby", appuntamento clou di settore a livello continentale". Sponsor che iniziano a guardare con interesse il mondo twirling anche con una presenza tangibile: "E' il caso di due colossi del mondo della finanza e bancario, che è ancora prematuro citare ma che nel 2014 saranno partner ufficiali della FITW. Sono stati instaurati anche contatti con TECNOGRANDA, realtà che accorpa un cospicuo numero di aziende del settore agro-alimentare all'interno delle quali scaturiranno quasi certamente altri partner".

Chiudiamo con un altro rapporto di collaborazione: "E' quello - ha proseguito  il Presidente - con l'Istituto di Medicina dello Sport di Torino, realtà che garantirà alla FITW la presenza e l'appoggio dello staff medico a 360°". Questa la nuova vita della FITW e la forza di un movimento che vuole gridare forte al panorama sportivo di esistere ed avere una propria e netta dignità. L'obiettivo di estendersi in più regioni, che sta trovando impegni in questo periodo e vede in primo piano i Consiglieri nazionali, ed il conseguente incremento dei propri numeri deve essere letto in tale chiave.

Twirling LazioLa parola d’ordine è quella che dovrà sempre più guidare l’operato di chi si occupa di twirling. E’ promozione. In tale ottica merita di essere segnalata l’iniziatica delle ASD Artena e ASD Pomezia Diamond che hanno organizzato uno stage di fomazione e promozione della disciplina, invitando dei gruppi majorette del territorio laziale. L'evento sportivo è stato promosso ed organizzato al fine di far conoscere a codeste realtà la disciplina del twirling e la FITw. Il corso è stato tenuto, prestigiosamente ed autorevolmente, dall'Allenatore Federale Massimo Scotti che con bravura e professionalità ha saputo gestire ed entusiasmare 116 partecipanti divisi in 14 gruppi.

La presentazione dell'evento è stata fatta dal Vice Presidente Federale, Dr. Leonardo Russo che ha portato i saluti del Presidente, Dr. Franco Ferraresi ed ha spiegato a queste nuove realtà che si vogliono affacciare al mondo del twirling il progetto federale di strutturazione territoriale e di sviluppo della disciplina in tutto il territorio nazionale ed in questo caso nella regione Lazio. Una regione dove è molto l’entusiasmo di conoscere e praticare questo sport. La federazione è aperta e disponibile a creare le condizioni affinchè ciò sia reso possibile in una regione così strategica, attraverso la formazione di nuovi Tecnici, Giudici e Dirigenti Locali.

I Tecnici che hanno collaborato nell’occasione con Massimo Scotti sono stati Daniela Scaccia e Manuela Dari. Ottimi i riscontri avuti, come sottolinea Daniela Scaccia: "Sono nell'ambiente da 18 anni - precisa - e credo che i tempi siano ormai maturi, con questa nuova Federazione, per dar vita ad un Comitato nella nostra regione. I volti dei partecipanti allo stage, alla fine, erano assolutamente fotografia di gradimento. Molte atlete si sono lamentate per i "lividi" ma dette affascinate dal twirling. Prossimamente tre gruppi, per quasi 70 unità, entreranno nella nostra famiglia sportiva e questa è una soddisfazione innegabile. Lo stage verrà ripetuto e pertanto possiamo dire di essere solo all'inizio".

I Gruppi partecipanti, provenienza: Artena - Pomezia - Rieti - S. Vito Romano - Città Ducale - Valmontone - Cave - S.Cesareo -Anguillara - Lariano - S. Angelo in Formis (Caserta)

Fabio Agaliati - Foto Massimo PincaIniziamo dalla fine, ovvero dalla domanda del perchè Fabio Agaliati, torinese 18enne che frequenta la 5.a Liceo Scientifico ad indirizzo linguistico al Carlo Cattaneo di Torino, consiglierebbe ad un giovanissimo di praticare il twirling?: "Perchè è uno sport bellissimo - risponde senza indugi - che abbina alle difficoltà tecniche, di esercizio e gestione del rapporto con il bastone, quelle di espressione. Poi l'ambiente è sano e coninvolgente". Ma tu come sei arrivato alla specialità: "Da figlio d'arte poichè mia mamma, Antonella Carisio, è maestra da molto tempo ed è stata anche la mia prima istruttrice. L'ho sempre seguita in palestra e guardavo gli allenamenti dei più grandi. In molti mi chiedevano quando avrei iniziato ma io non volevo farlo. Anche se - confessa Fabio - spesso mi appartavo in un angolo e giocavo con il bastone, immaginandomi già in gara".

Dunque i tuoi primi sport sono stati altri?: "Pallavolo, karate, nuoto. Il primo l'ho condiviso per circa un anno con il twirling, poi ho scelto, dopo alcuni mesi, e mi sono dedicato anima e corpo a ciò che sto facendo oggi". Ricordi le emozioni della prima gara?: "Ero influenzato e agitatissimo, avevo solo 10 anni. Feci la prova e tornai subito a casa". E oggi?: "L'agitazione è rimasta, anche se con il passare del tempo un po' impari a gestirla. A volte l'impresa mi riesce, in altre circostanze meno. E' chiaro che spesso il risultato è legato proprio a questo difficile momento". Quante volte la settimana ti alleni?: "In genere due volte, per 4-5 ore. Poi c'è il fine settimana, impegnato o in gara o in allenamenti di duo con Federica Italia, atleta con la quale da diverso tempo gareggio". Lei è siciliana, tu piemontese, come si conciliano le distanze e la preparazione?: "Non è così arduo. Ci si incontra in genere una volta al mese, in Piemonte o in Sicilia, nel week-end. Dopo un attimo di logico rodaggio tutto diventa abbastanza semplice e la conoscenza ormai acquisita ci aiuta. Le giornate di preparazione del duo si intensificano in occasione della vicinanza con gli eventi agonistici".

Quali i momenti ad oggi più significativi della tua ancor giovane carriera?: "Il titolo di Vicecampione Europeo junior nel free-style, colto a Torino nel 2011, e quello di Campione continentale, raggiunto sempre a Torino e nella categoria junior, di duo. Ed ancora il terzo gradino del podio mondiale nel 2012 a Parigi, con il team". I tuoi sogni agonistici prendono la forma di?: "Un giorno vorrei vincere un titolo mondiale, e non dico in quale specialità. Spero inoltre che il twirling diventi disciplina olimpica e, naturalmente, di poter competere in questo appuntamento epocale per qualsiasi sportivo". Parliamo invece di obiettivi stagionali, da conseguire attentamente seguito dal tuo attuale maestro, Massimo Scotti: "Innanzitutto entrare a far parte del Team Italia, di prossima costruzione. Quindi di qualificarmi con il free-style ed il duo per i Mondiali di Nottingham del prossimo agosto".

I tuoi idoli o personaggi di riferimento nel twirling?: "I giapponesi, in assoluto i migliori del mondo". Studio e sport, quanto è difficile conciliarli?: "Abbastanza ostico, soprattutto in certi periodi della stagione, ma non impossibile". E ora spazio ad un nuovo allenamento, per continuare a salire e sognare, a ritmo di musica e di grandi gesti.

di Roberto Bertellino

Federazione Italiana TwirlingLa base dello sport è ancora, e speriamo lo rimanga, legata al sogno di chi lo pratica. Ogni protagonista, a qualsiasi livello competa o pratichi, ne ha uno. E’ quello di assecondare le proprie propensioni, scaricare le tensioni, fortificare il carattere, costruirsi un bagaglio tecnico adeguato per gareggiare ad armi pari con gli altri, emergere nelle varie categorie e raggiungere il massimo, individualmente e/o con la squadra. Sempre rispettando se stesso e l’avversario. Il prologo per dire che con lo stesso spirito, quello di voler dare voce ai sogni e alla realtà di chi è componente essenziale del mondo del twirling azzurro, atleti, tecnici, dirigenti, società, ha animato la realizzazione del nuovo sito federale, www.federtwirling.it , da oggi, giovedì 31 ottobre, ufficialmente in rete. Un sito che è il frutto di un lavoro di squadra, fortemente voluto dal nuovo Presidente Federale e dal nuovo Consiglio, perché proprio sul team vuol creare il domani del movimento.

Un sito moderno e volutamente semplice nella consultazione, per consentire a tutti, giorno dopo giorno, di farlo in qualche modo proprio. Ci sono le sezioni istituzionali, spiccano le news, con interviste, cronaca, profili, foto, prossimamente video, così il calendario delle gare (che verrà aggiornato non appena definito nella sua interezza), i risultati dei primi appuntamenti agonistici stagionali, i contatti, l’area dedicata al tesseramento on-line, la parte storica (in fase di preparazione anche un Albo d’Oro del twirling italiano). Ed ancora gli spazi previsti per gli sponsor, i link relativi a tutta l’attività Federale, la media gallery in cui verranno di volta in volta inserite foto di libero utilizzo per i colleghi della carta stampata. Molto importante la parte riservata alla Nazionale di twirling, con le notizie specifiche legate a quella che dovrà sempre più essere l’eccellenza del movimento nostrano. Nell’ottica dell’interazione costante con tutti coloro che vorranno dare un contributo fattivo e dinamico al nostro sport molta importanza è stata data ai “social”, facebook su tutti, con un rimando diretto dal sito alla pagina ufficiale della Federazione sul più conosciuto tra i social network mondiali. Un chiaro segno di vicinanza ai giovani, base del movimento e linfa vitale in ottica presente e futura. Dinamicità, freschezza, completezza, aggiornamento costante, rispetto dell’etica, del singolo, del gruppo, di quella “eterna” legata al concetto di sport nella sua accezione più pura. Queste le note che caratterizzano il nuovo sito e con le quali vogliamo dare a voi, che certo lo consulterete con grande attenzione, il più sincero e caloroso benvenuto. 

Chiudiamo con una nota di servizio. Il sito è ancora in fase di ultimazione e verrà implementato in alcune sezioni nei prossimi giorni, in particolare in quelle legate al calendario di gare e alla Nazionale. 

Federazione Italiana TwirlingProgettualità e crescita. Sono queste le basi del nuovo Progetto Tecnico Federale che vede quali guide tecniche i maestri Sabrina Prade e Massimo Scotti. Lo descriviamo partendo dalla prima: “Si tratta di un’iniziativa voluta dal Consiglio Federale che ritengo fondamentale per il futuro del nostro movimento. Tutti ne sentivamo l’esigenza ma con la precedente dirigenza non era mai stato possibile concretizzarla e non ne capisco i motivi. Lo sport si evolve ed il twirling non appartiene certo ad altre categorie. Fino allo scorso anno il Team Italia era espressione della miglior società italiana, quella che centrava il titolo. Ma in una compagine così composta è ovvio che ci siano grandi campioni ed atleti non dello stesso livello. Per rimanere al passo con i tempi era giusto che i criteri di selezione cambiassero. Il 9 novembre, a Cantalupa, si farà proprio questo, ovvero si sceglieranno i componenti della Nazionale che saranno fotografia del meglio, indipendentemente dalla società di appartenenza. In Francia una Nazionale di questo tipo è sorta già 15 anni fa. Molti altri paesi europei si stanno allineando e anche per tale motivo stanno crescendo>>.

Alzare il livello, dunque, e dare a tutti maggiori stimoli: <<Per competere nello sport moderno, lo insegnano anche le altre Federazioni Sportive, bisogna presentarsi al massimo. Non è sempre facile in uno sport come il nostro nel quale è mancata per anni la valorizzazione della Nazionale e dei suoi componenti. Diventare della Nazionale dovrà sempre più essere un traguardo importante della propria carriera. Questo, opportunamente valorizzato, sarà di supporto anche ai molti sacrifici che oggi comporta essere un atleta di alto livello. Ricordo che i miei 15 e 16 anni li vivevo con la grande gioia di essere in Nazionale.  Non vedevo altro – prosegue Sabrina Prade – ma oggi non è più così. Non sempre riusciamo a trattenere i migliori e stimolarli al punto giusto, visti i molti “disturbi” esterni. Questo nuovo progetto contribuirà a farlo. Consideriamo che in Giappone i nazionali studiano in Università apposite nelle quali il twirling è sport con la S maiuscola. Il modello di riferimento deve essere questo se vogliamo cambiare l’approccio alla nostra disciplina, da parte di tutti. Il 9 novembre sarà pertanto una data importantissima ed è un bene che nello stesso luogo vada in scena il Consiglio Federale con la presenza di tutti i dirigenti. Noi e gli atleti abbiamo bisogno di questo messaggio e di questo genere di azioni>>.

Un progetto, quello tecnico, che è a 360 gradi, e considera anche gli individualisti e i futurabili: <<In ogni sport esistono le nazionali primavera – continua Sabrina Prade – e dovrà essere così anche nel nostro. Ma non mettiamo troppa carne al fuoco. Procediamo a step e appuntamento a Cantalupa, il giorno 9 novembre>>. L’obiettivo è quello di arrivare ai Mondiali di Nottingham preparati e sinergici: <<Verranno scelti 8 titolari e 2 o 4 riserve, a seconda delle risorse, che costituiranno il Team Italia. Si costruirà l’esercizio, anche con l’intervento di un coreografo esterno e si fisseranno incontri e allenamenti periodici, da dicembre a luglio>>. Lo conferma Massimo Scotti: <<Sotto il profilo agonistico, dopo aver raggiunto il bronzo mondiale nell’ultima edizione della rassegna di Team, non vogliamo scendere dal podio. Eguagliare la performance o addirittura migliorarla è quello che cercheremo di fare”. Gli italiani, nonostante tutto, “lo fanno meglio”?: <<Direi proprio di sì – prosegue Scotti – e dunque non dobbiamo disperdere le potenzialità. La finalità ultima del progetto è proprio quella di alzare il livello. Noi siamo motivatissimi e non aspettavamo altro. Gli atleti anche perché ne hanno capito l’importanza>>.

Quali saranno le maggiori difficoltà che incontrerete strada facendo?: <<Dovremo amalgamare 8-10 persone che non si conoscono così bene e farle diventare un’entità unica. Non credo avremo grandi problematiche tecniche, quanto piuttosto di formazione del giusto clima, dell’atmosfera ideale per crescere insieme. Anche la ricerca di una palestra adeguata, magari in Torino, sarà un tassello importante da aggiungere a quelli necessari per rendere ottimale il viaggio verso Nottingham>>. Primo appuntamento il 9 novembre, ma tu e Sabrina state già lavorando?: <<Da quando è stato ufficializzato il progetto siamo attivi e propositivi. Sono molti i dettagli ai quali pensare se si vogliono fare le cose bene. Anche gli step sono stati delineati. Da dicembre 1 o 2 incontri mensili, nei fine settimana e nelle Feste comandate. Dovremo diventare una famiglia vincente!>>. 

Federazione Italiana Twirling<<Camminavo in strada e sentii una musica. L’interesse fu fortissimo ed entrai in quella palestra per capire quale origine aveva>>. Sembra l’inizio di una favola ed invece rappresenta il primo approccio di Salvatore Adernò, nato a Noto nel maggio del 1999 ed atleta junior di Freestyle, con il twirling. La cosa si ripetè e dopo le informazioni prese da sua madre su cosa capitava in quel luogo ecco che Salvatore, all’epoca aveva 6 anni, iniziò a familiarizzare con questo sport: <<Mi è sempre piaciuta la musica – conferma – e quindi il ballo. Con il twirling riesco ad esprimermi in entrambi i settori>>.

I primi ricordi: <<Quando iniziai ero il più piccolo. Mi presentai alle maestre, Simona Moncada e Alice Finocchiaro, e fu subito feeling. A 7 anni feci le prime gare>>. Quali sensazioni provasti?: <<Un complesso di emozioni. Contentezza per la prova eseguita ma al contempo mal di pancia per l’agitazione>>. E oggi?: <<In parte è ancora così. Crescendo si impara però a gestire meglio i momenti>>.

E il rapporto con l’attrezzo, il bastone?: <<Tutto subito non facile ma se si hanno dei bravi maestri, ed è questo il mio caso, si riesce a progredire presto anche in questo senso>>. Tanto dal fare diventare il rapporto con il bastone anche un semplice momento di svago?: <<La mia passione sportiva è il twirling – prosegue Salvatore – il mio divertimento anche. Quando non mi alleno o non studio vado in giardino e gioco con il bastone>>. Frase significativa che evoca il rapporto di molti di noi, tornando alla gioventù, con il pallone da calcio, da basket, volley o la pallina da tennis.

Similitudini e specificità: <<Il twirling è bellissimo perché ti permette di fare tante conoscenze – afferma Salvatore – ed è un miscuglio di più sport. Per chi ama ballare come il sottoscritto è perfetto>>. Bronzo nella prova individuale junior agli ultimi Europei di Heilsingborg, Adernò guarda con fiducia al futuro: <<Devo ancora decidere se proseguire in stagione con il freestyle. Per ora mi alleno ma l’obiettivo è quello di entrare nel Team Italia in ottica Mondiali 2014 e pensare poi all’Europeo individuale nel 2015>>. 

Quali sono gli atleti ai quali guardi con maggior ammirazione?: <<Federica Italia e Fabio Agaliati – risponde senza esitazioni – La prima è della mia stessa società, il secondo è il suo compagno di duo. Li ammiro perché sono più esperti di me e soprattutto riescono a conciliare studi e sport, dando vita ad un duo a distanza, cosa per nulla facile>>. Salvatore è al primo anno di Liceo (Economia Sociale) e lo frequenta a Noto. Come ti rapporti con i tuoi compagni e come ti considerano?: <<A Noto il twirling è abbastanza conosciuto anche in ragione delle esibizioni che spesso mostrano la specialità ai più. Quando faccio vedere ai miei compagni cosa sono in grado di fare con il bastone rimangono di stucco. Una delle mie maggiori soddisfazioni è quella di poter dire che anche grazie a me molti bambini si sono avvicinati a questo sport>>.

Per quante ore ti alleni nel corso della settimana?: <<In genere faccio tre sedute, ciascuna di tre ore. I miei maestri sono quelli originari, ovvero Simona Moncada e Alice Finocchiaro, nonché Rossella Italia a Massimo Scotti>>. Il sogno ancora di bambino e, in prospettiva, di grande atleta?: <<Se il twirling dovesse diventare disciplina olimpica competere nella rassegna dei Cinque Cerchi>>. Anche in questa risposta è giusto leggere affinità con i sogni di tanti altri atleti che dedicano ore ed ore a migliorarsi ed inseguire le emozioni che solo un grande evento come l’Olimpiade può dare. Magari, Salvatore, un giorno succederà! 

di Roberto Bertellino