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Luca Fasano ”Pratico il twirling da quando avevo 10 anni. O meglio l’avevo già iniziato, poi lasciato, quindi ripreso”. Così esordisce Luca Fasano, uno degli emergenti del movimento italiano, nato il 2 ottobre del 1998 e dal 2012 tesserato per la società di Sangano, dopo essere cresciuto in quella di Vinovo, comune nel quale ancora oggi risiede. Una passione nata come?: “E’ stata mia sorella Sara, oggi impegnato nell’insegnamento ai più piccoli, a trasferirmela. Lei lo faceva ed io mi allenavo nella palestra adiacente. Ero affascinato e per questo mi ero fatto comprare un bastone. Poi la decisione di diventare anch’io un attore protagonista nel twirling”. Un feeling che ha preso forma per qualcosa di speciale oppure…?: “Non esiste un solo fattore al quale imputare lo scoccare della scintilla – prosegue Luca – ma un insieme di elementi che fanno di questo sport un qualcosa di assolutamente unico. In particolare il mix tra tecnica, momento artistico, abilità, interpretazione, abilità”. Un complesso che richiede applicazione massima. Quantifica la tua?: “Mi alleno circa 3 – 4 ore al giorno, a Cantalupa. All’inizio non è stato facile conciliare lo sport con lo studio, frequento il 2° anno di Amministrazione, Finanza, Marketing, a Moncalieri; poi mi sono abituato e attualmente riesco a gestire gli spazi utilizzando le ore libere da allenamenti e gare per mettermi al passo con i libri”.

Twirling a 10 anni e subito le gare: “Già al primo anno ho iniziato a competere – prosegue Luca – e anche in questo settore mi sono subito sentito a mio agio”. Quali obiettivi per il 2014 sotto il profilo agonistico?: “Mi sto impegnando molto, seguito dai miei maestri Sabrina Prade e Massimo Scotti – e guardo con fiducia ai Mondiali di Nottingham, dove l’ambizione, nel free-style e nel duo, è quella di salire sul podio, magari vincere anche l’oro. Dovrò puntare alla perfezione, quella che caratterizza gli esercizi dei giapponesi, i migliori in assoluto, e dei francesi”. Andiamo oltre, voliamo, e sveliamo il sogno: “Sarebbe quello, come per ogni atleta che si rispetti, di partecipare alle Olimpiadi. Il twirling purtroppo è ancora poco conosciuto ma la speranza è che possa compiere in pochi anni passi da gigante e magari…”, Nell’ancor breve carriera di Luca Fasano spicca la stagione 2013: “Lo scorso anno ho fatto bene negli Europei di Heilsinborg (Sve) dove ho centrato l’argento junior nel free-style e nel duo e l’argento con il Gruppo. Un’esperienza arricchente sotto ogni profilo”. Luca dunque cresce, nello sport e nella vita, supportato dalla grande passione, dalla bravura, e dalla famiglia: “I miei hanno sempre condiviso questo mio impegno sportivo e sono i primi tifosi, al pari di mia sorella Sara”. Prossimi appuntamenti?: “Le prime gare nazionali, il 29 e 30 marzo in Sicilia. Poi a Busto Arsizio, quindi a Cantalupa. Di qui passerà la qualificazione per i Mondiali di Nottingham. Tra gli obiettivi futuri, poi, l’ingresso nel gruppo della nazionale che sta dando l’esempio a tutti i più giovani, compreso il sottoscritto”.

foto-1”Me lo avessero detto solo qualche mese fa non ci avrei creduto”. Queste le parole con le quali Manuela Entali sintetizza quanto sta accadendo nel panorama del twirling azzurro in termini di promozione: “Il nuovo corso federale – prosegue – sta dimostrando molta attenzione nei confronti del nostro lavoro di diffusione della disciplina sull’intero territorio nazionale. In prima linea l’infaticabile vicepresidente FITW Leonardo Russo. Se proseguiamo di questo passo sarà veramente possibile, tra non moltissimo tempo, dar vita al Comitato Veneto”. Nel fine settimana dell’8 e 9 febbraio scorsi sono state diverse le iniziative intraprese in materia in Veneto e Trentino: “Il secondo stage svolto in Trentino, con l’organizzazione delle società Alto Garda e Garda Star – continua Manuela Entali – ha confermato i numeri del primo. Buono pertanto il riscontro, ancora più esaltante se mi soffermo sul fatto che alcuni dei partecipanti allo stage, il giorno dopo erano in Lombardia per assistere alla 2.a prova dei Campionati regionali di serie B e C. Ancora più importanti, addirittura inimmaginabili, i numeri del 2° stage svolto in Veneto, nel padovano e con l’organizzazione della Società Terme Euganee. Sarebbe dovuto andare in scena a Montegrotto Terme ma l’abbiamo spostato, a causa delle recenti alluvioni, nel Palazzetto dello Sport del Comune di Torreglia. Sono stati 55 i presenti, con provenienza Jesolo, Vicenza, Treviso, Padova. Notevole l’entusiasmo dimostrato, al pari della voglia di entrare attraverso il tesseramento nella nostra Federazione e di acquistare i nuovi bastoni della società Effetto Twirling. Sono entusiasta per come sta proseguendo il nostro lavoro e in tale ottica sono stati già fissati i prossimi step. Ad inizio aprile organizzeremo in Veneto il 3° stage e prenderà forma anche il primo in Friuli. Nuovo appuntamento anche in Trentino”. Motivazione, anche in questo caso, la linea guida del fondamentale impegno di diffusione del twirling. Chi lo sta facendo in prima persona non l’ha certo in difetto.

photoLa parola guida delle 10 unità che compongono la realtà azzurra giunta nel fine settimana appena concluso al suo quarto raduno è ormai quella di squadra. Se consideriamo che l’esercizio che sta preparando la nuova nazionale azzurra intesa come Team è proprio quello che chiamerà il Team a dare il meglio di sé in quel di Nottingham, nel mondiale “agostano”, tutto sembra indirizzarsi per il verso giusto: “Fin dal primo incontro – afferma Massimo Scotti, tecnico responsabile del nuovo progetto al pari di Sabrina Prade – la coesione tra i singoli si è rivelata massima. Mai una discussione, mai un’incomprensione. Non era così scontato poiché i vari elementi differiscono per età, esperienze, provenienza e molti altri particolari. Si poteva anche credere che qualcuno potesse atteggiarsi a “protagonista” ed invece non è mai accaduto. Una sinergia in un certo qual senso contagiosa che facilita il lavoro di tutti, compreso quello di noi tecnici”. A che punto può definirsi l’esercizio di Team che presenterete in terra inglese nel prossimo appuntamento iridato?: “Siamo al 97% - risponde Sabrina Prade – ovvero è terminato ed ora lavoreremo di cesello, con grande attenzione al dettaglio. E’ questo che può far la differenza con le altre nazioni guida del nostro sport, e spesso ci è mancato”.

Parliamo della due giorni vissuta a Moncalieri, presso il Pala Einaudi: “Intensa e proficua – prosegue Scotti – con alcuni momenti di grande impatto. Il primo è stato quello della consegna ufficiale del materiale tecnico ASICS agli atleti della Nazionale, avvenuta nel pomeriggio di sabato, attorno alle 15,30, con la partecipazione del Sindaco di Moncalieri, dell’Assessore allo sport dello stesso comune e del Presidente FITW Franco Ferraresi. Emozionati gli azzurri, da oggi vestiti in assoluto stile, dalla calza al piumino. Così come di grande spessore è stato il pomeriggio della domenica, con l’apertura del nostro allenamento al pubblico, composto di giovani e meno giovani, tutti molto partecipi a quanto stava accadendo al Palazzetto. Un bel momento promozionale che fa del bene a noi addetti ai lavori e crea nuove opportunità per avvicinarsi alla nostra specialità”. A fianco dei tecnici, nella due giorni, anche il preparatore atletico, il medico ufficiale, lo psicologo: “Un lavoro d’insieme – precisa Sabrina Prade – che anche in questo caso dimostra come nulla venga lasciato al caso. Ci sentiamo parte di un progetto sperimentale che ha preso il via con le giuste cadenze e rende ognuno di noi più responsabile. Nei momenti di ritrovo tecnico tutti cercano di dare il massimo e sembra quasi che già pregustino il successivo raduno. Un clima instauratosi con l’avvento del nuovo Consiglio federale che considero positivo per i passi attuali e futuri del twirling italiano”. Prossimo appuntamento?: “Nei giorni 1 e 2 marzo, a Montegrotto Terme – rispondono in coro i due tecnici responsabili del progetto – magari intercalando il lavoro con qualche tonificante seduta termale!”.

Federazione Twirling  - Special Olympics GamesPalazzetto dello Sport di Sestriere gremito in ogni ordine di posti, con oltre 400 atleti che stanno dando vita (si concluderà oggi) ai Tricolori “Special Olympics”, i rispettivi accompagnatori ed una nutrita schiera di persone componenti il pubblico. Occasione, martedì scorso, la cerimonia inaugurale dell’evento. Tra i partecipanti anche un trittico di atleti del twirling che rappresentano il presente e il futuro della disciplina, ovvero Luca Fasano, Fabio Agaliati e Giulia Damilano. Si sono esibiti in uno spazio temporale loro dedicato, ricevendo poi l’applauso dei presenti, suscitando ammirazione nella stessa platea e negli atleti: “Una partecipazione arricchente – ha sottolineato il presidente FITW Franco Ferraresi, salito sulle montagne olimpiche per la circostanza – che è piaciuta a noi e ai protagonisti dei Giochi. E’ stato inoltre molto importante il dialogo intrapreso con il Presidente Special Olympics Maurizio Romiti. Ci siamo immediatamente resi conto di essere sulla stessa lunghezza d’onda per quanto concerne l’apertura ai diversamente abili della FITW, in assonanza con quanto stanno facendo le Federazioni delle più svariate discipline sportive, e la voglia della dirigenza degli Special Olympics di indirizzare anche verso di noi nuovi atleti. A tal proposito, ed interpreto in tal senso anche le volontà dei componenti del Consiglio Federale FITW, abbiamo espresso l’intenzione di dar vita, a breve, ad un protocollo d’intesa per attuare dal punto di vista pratico la collaborazione. Ritengo che il twirling, con le sue variabili, tecniche ed artistiche, si presti molto bene alle espressioni dinamiche e mentali dei diversamenti abili ed al loro sviluppo, sia personale che atletico”.

Federazione Italiana Twirling - Foto Giovanni Sibona TaccoLa tre giorni del lungo fine settimana appena concluso ha visto una delegazione italiana della FITW sondare la Città di Nottingham, prossima sede del Mondiale 2014, nei suoi aspetti generali, da quello d’insieme a quello più legato alle strutture di gara, Palazzetto, location di allenamento, alberghi, trasporti ecc…
Tra i presenti anche Paola De Marchi, Consigliere FITW nonché Presidente della Commissione Tecnica Mondiale: “Giorni importanti – sottolinea – per più aspetti. Due le riunioni che ci hanno visti protagonisti. In particolare si è parlato del nuovo sistema di giudizio che ha quale obiettivo il dar vita ad un’analisi tecnica più complessiva e dettagliata nella quale ci sia meno spazio al puro e semplice gradimento dei giudici e più invece al giudizio relativo ai momenti tecnico ed artistico. Si sta lavorando alacremente per averlo pronto nel 2015-2016. Stiamo inoltre ristudiando la specialità “Gruppi” che in futuro dovrà sempre più differenziarsi dall’altra di squadra, quella di “Team”. Si è poi discusso del delicato tema dell’unificazione delle attuali due Federazioni Mondiali. In merito è stato firmato un accordo di collaborazione nello scorso novembre, a Lignano Sabbiadoro. In virtù dello stesso, nel 2015, avrà luogo il primo Grand Prix con atleti delle due Federazioni, alcune separate dalla nascita, altre con differenti tempistiche e modalità. Un’operazione non facilissima che richiede lavoro certosino e molto attento soprattutto sotto il profilo dei rapporti personali”.

Quali invece le prime impressioni generali sulla città di Nottigham?: “Positive – ha proseguito Paola De Marchi – poiché è accogliente e gradevole. Il Palazzetto è molto bello e, nota distintiva nonché diciamo di buon auspicio in chiave nostrana, il colore dominante è l’azzurro”. Il cibo, nota spesso dolente nei paesi anglofoni?: “Credo che ormai ci sia un adeguamento generale alla cucina internazionale e nello specifico abbiamo gustato con piacere sia la cucina locale che quella italiana in un ristorante dedicato”. 
Altre note arrivano da Sabrina Prade, con Massimo Scotti responsabile del Progetto Tecnico della Nuova nazionale azzurra: “Confermo la buona impressione avuta della città di Nottigham. Mi ha stupito il movimento che la caratterizza, molto probabilmente dovuto al fatto che ospita ben 2 Università. Suggestivo il suo centro e anche per questo sarebbe auspicabile la scelta di un albergo inserito in tale contesto e poco distante dall’Arena di gare. Le opzioni sono due, una con distanza di 5 minuti dal Palazzetto, l’altra decisamente più scomoda. Speriamo di chiudere positivamente con la prima realtà per una miglior gestione degli spostamenti e degli aspetti logistici durante il Mondiale. Non abbiamo potuto visitare le palestre di allenamento, che sono a gestione privata, e prenderemo in considerazione a breve (le opzioni verranno inserite sul sito ufficiale della manifestazione). Per quanto concerne l’alimentazione dei ragazzi speriamo di pilotarla attraverso le indicazioni di un nutrizionista apposito che dovrebbero scaturire dal rapporto ormai in fase di definizione con l’Istituto di Medicina dello Sport di Torino”.

Nazionale Italiana TwirlingCome sempre accade, nella vita, nel lavoro, in ogni attività umana, pertanto anche nello sport, le grandi imprese nascono dalle fondamenta, dalla base. E’ per questo che occorre porre molta attenzione alle gare di serie B e C, quelle che rappresentano lo step iniziale della scalata verso la serie maggiore e la nazionale. Sono in programma nel fine settimana e verranno disputate seguendo il nuovo programma tecnico, come conferma Monica Stecca, Direttore Tecnico Nazionale: “Gare importanti perché conducono agli step successivi del twirling. Nuovo il programma tecnico con un esercizio a corpo libero con alcuni movimenti ginnici obbligatori ed un movimento libero scelto tra alcuni consigliati. Nuovo anche il metodo di giudizio che punta a valorizzare l’abilità dell’atleta nell’esecuzione degli elementi: più i movimenti vengono eseguiti correttamente e più alto sarà il livello di abilità dell’atleta. Molta importanza riveste l’abilità del tecnico nel costruire la coreografia e valorizzare l’atleta. L’esercizio free-style verrà valutato con il metodo di giudizio internazionale; una coreografia con il bastone su base musicale libera, dove il tecnico metterà in luce le abilità ginnico-tecniche-espressive della sua atleta. Nel nuovo programma sono richieste degli elementi tecnici obbligatori (lanci, rolls, materiale di contatto) che variano a seconda della serie in cui si gareggia (C o B).

Inoltre, nella serie B, si dovrà presentare un Esercizio Obbligatorio con movimenti tecnici di base assemblati ad elementi di corpo molto precisi. La precisione di esecuzione degli stessi e l’abilità tecnica crea la diversità tra un atleta e l’altro”. Parliamo, sinteticamente, di questo nuovo programma tecnico: “E’ improntato alla ricerca del massimo equilibrio tra le diverse e molteplici espressioni che caratterizzano il nostro sport, in modo da sviluppare sin dalle atlete più giovani una competenza ginnica e tecnica utile per il loro futuro sportivo. La tecnica di esecuzione corretta, la velocità di esecuzione e la maestria nell’utilizzo dell’attrezzo devono procedere in sintonia con quanto avviene nei Paesi guida del twirling”. Valenza delle gare del fine settimana resa massina dal fatto che le due migliori prestazioni (sulle tre disponibili) qualificheranno gli atleti alla fase nazionale di metà marzo. “I vertici internazionali – conclude Monica Stecca - non sono irraggiungibili, ma serve un lavoro preciso, puntuale e organizzato di tutta la Squadra del Twirling Italiano!”.

Franco Ferraresi Dirigente Sportivo 2013 - Foto Mario Sofia Franco Ferraresi Dirigente Sportivo 2013 - Foto Mario Sofia

Twirling ancora in primo piano in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Sportivo Piemontese 2014 e della consegna dei Premi Primo Nebiolo, Coni-Regione Piemonte. Tra i premiati eccellenti, infatti, anche il Presidente FITW Franco Ferraresi, che ha ricevuto quello di "Dirigente Sportivo dell'anno", sottolinea la motivazione "da anni punto di riferimento per il mondo sportivo piemontese nel suo ruolo di Vice-Direttore dell'Assessorato regionale allo sport, appassionato tennista, si è anche cimentato nella saggistica sportiva. Una passione sportiva a tutto tondo, che la Federazione Italiana Twirling ha riconosciuto come preziosa risorsa, eleggendolo alla presidenza nazionale". Consesso e sede importanti quelli nel quale gli è stato consegnato, ovvero per quanto concerne la seconda il Centro Congressi del Museo dell'Automobile di Torino, con oltre 500 posti "assediati" dagli intervenuti e relatori massimi quali il Presidente del Coni Nazionale Giovanni Malagò, il Presidente del Coni Regionale Gianfranco Porqueddu, l'Assessore allo Sport, Turismo e Istruzione della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta.

Franco Ferraresi Dirigente 2013 - Foto Mario Sofia Franco Ferraresi Dirigente Sportivo 2013 - Foto Mario Sofia

"Un momento toccante - ha commentato Franco Ferraresi - che mi vede protagonista in prima persona ma che voglio condividere con tutti i miei collaboratori. Mi voglio considerare testimonial dei due Organismi grazie ai quali ho ricevuto questa Onorificenza, ovvero la Regione Piemonte e la Fitw. Ho sempre considerato fondamentale il lavoro di squadra e con questa filosofia opero da molte stagioni del mondo dello sport. Un valore aggiunto che mi incentiva a proseguire sulla strada intrapresa combattendo per un'ideale di sport sano, pulito, etico. Un panorama il nostro, e non sono in molti a poter dire altrettanto, nel quale il migliore vince". Twirling sugli scudi anche per il "Premio talento" ricevuto da Luca Fasano, allenato da Massimo Scotti e Sabrina Prade, i due tecnici a capo del Progetto della Nazionale maggiore.

photo”Una giornata lunga ma proficua”, così l’ha definita al termine il presidente FITW Franco Ferraresi. Il riferimento è al Consiglio Federale svolto sabato 18 gennaio a Milano presso il Palazzo del Coni regionale, scattato alle 10,30 e concluso alle 17. Molti i temi affrontati, come sottolinea lo stesso Presidente: “Dopo aver ratificato i provvedimenti del DTN, sono state ratificate le nuove asd affiliate. È stata quindi approvata la convenzione con CNS Libertas che permetterà importanti e favorevoli interazioni tra la federazione e questo ente di promozione sportiva, in particolare per gli aspetti assicurativi e la consulenza e assistenza fiscale per le asd affiliate. Fondamentale per lo sviluppo del movimento, in termini di promozione e numeri, la decisione di dare concreta apertura al cheerleading  e la conseguente  convenzione con Fisac, la federazione sport acrobatici con la quale si potranno tessere utili collaborazioni. Questo passaggio, storico ma legittimato dalle norme statutarie, permetterà al cheerleading di avere un percorso federale”. La parola d’ordine, ancora una volta ribadita, è uniformare le azioni, sia a livello centrale che periferico: “Altro provvedimento di tangibile segnale al processo di cambiamento è la decisione di uniformare e omologare i comitati regionali sia sotto l'aspetto gestionale/finanziario che comunicativo. Il Consiglio Federale – ha proseguito Ferraresi - ha ribadito che i comitati regionali sono enti territoriali della federazione e devono agire e operare solo su suoi specifici indirizzi”. Tema delicato e molto sentito dal Presidente e dai Consiglieri, quello della formazione: “Di notevole importanza anche il piano dedicato a tale aspetto – conferma il Presidente - da attuarsi su scala nazionale con una regia federale improntata soprattutto alla “costruzione” di formatori certificati e all'organizzazione di stage da realizzare con un format preciso”.

photo_2Durante il Consiglio Federale il Presidente ha convocato il tesserato Ivano Lucchetti per comunicare alla presenza dell'intero consesso la concessione allo stesso della grazia. Pertanto, con questo provvedimento, Lucchetti vede estinguersi la pena comminata e rientra a tutti gli effetti in Fitw. Tra le note di colore anche la consegna, a Ivano Lucchetti, di un bastone personalizzato e realizzato dall’azienda “Effetto Twirling” con tanto di scritta “Bentornato Ivano Lucchetti”: “Una situazione – conclude Franco Ferraresi – che necessitava di trovare un riequilibrio poiché dalle testimonianza ricevute e dal riesame degli atti la pena assegnata di cui sopra (24 mesi n.d.r.) risultava eccessiva”. “Una giornata speciale – sottolinea Ivano Lucchetti – vissuta con tanto trasporto ed emozione. Sono rientrato nella grande famiglia del twirling e assicuro la massima disponibilità nei confronti del nuovo Presidente del Nuovo Consiglio, per quanto potrò fare e dare in ragione di un’esperienza di settore circa trentennale. Ho trovato un gruppo compatto e motivato, con grandi propositi. Sono sicuro che il nostro movimento ne trarrà giovamento. Se tornassi indietro rifarei quanto fatto ma con altri modi. La gestione del denaro altrui deve rispettare il principio del “buon padre di famiglia”, quello che ho sempre applicato nella mia quotidianità. Toccante la consegna del bastone, a suggello di una giornata, come detto, speciale. Non me lo aspettavo e sono grato per questo a tutti”.

 

 

Silvia Tarabbia - Foto Nanni Sibona TaccoE’ una delle “esperte” del twirling italiano, Silvia Tarabbia, e dal nuovo corso del movimento azzurro ha tratto rinnovati stimoli: “Tornata lo scorso anno dagli Europei di Heilsingborg e dall’International Cup di Almere – ricorda oggi – pensavo di aver chiuso il mio percorso agonistico. Ed invece eccomi qua, pronta a giocarmi tutto, a dare ancora il massimo. Sarà certo questa la mia ultima stagione ma voglio disputarla in grande stile”. Nata a Borgomanero l’8 novembre del 1986 Silvia Tarabbia si è quindi rimessa in gioco: “L’amore per il twirling è grandissimo e si alimenta ancora oggi come quando ero piccola”. Silvia è cresciuta in una delle società storiche a livello nazionale, l’A.S.D. Twirling Santa Cristina, che conta oggi 112 atlete e nel 2012 ha spento la 30esima candelina. Anni importanti, quelli trascorsi dal momento della fondazione ad opera di Sabina Valsesia, una delle grandi maestre di Silvia, nel corso dei quali la società ha riempito di titoli la propria bacheca: “Devo molto alla mia società, ai tecnici che mi hanno cresciuta, all’ambiente in generale. Sono stati tutti e sono parte essenziale della mia vita, dentro e fuori dal twirling”. Gli inizi: “Avevo 5 anni e arrivai a questo sport grazie alle ragazze che già lo praticavano. Così iniziarono le prime esperienze con il “magico bastone”. A sei anni gli esordi in gara, di cui non ricordo l’esito. Molto forte invece la sensazione, invariata, della competizione. Genera in me, oggi come ieri, tanta emozione. E’ una delle componenti più belle dello sport”. Solista e amante delle discipline di squadra, Silvia Tarabbia: “La squadra – sottolinea – è sempre stato il mio punto di forza. Basta uno sguardo per capirsi con le compagne e dare quel qualcosa in più che consente di ottenere il grande risultato”. A tal proposito ecco un aneddoto che è rimasto nella personale libreria dei ricordi: “La medaglia d’oro conquistata nel 2000 agli Europei in terra tedesca, nel duo junior. Ci chiamavano le “due topoline” e ad un esercizio dal termine eravamo vicinissime alle francesi. Ci chiesero uno sforzo supplementare e riuscimmo a farlo per salire così sul gradino più alto del podio. Provammo un’emozione indescrivibile”.

Altri momenti indelebili di carriera?: “Gli Europei del 2004 e del 2005, a Ginevra e Maribor. Il Grand Prix e la Coppa Europa di Sheffield nel 2010. Il titolo continentale raggiunto con il Gruppo Senior negli Europei di Torino 2011 e l’oro in Coppa Europa, con il Team Senior, l’anno successivo ad Hasselt, in Belgio. In quella circostanza arrivò anche l’argento con il Gruppo Senior”. Quali gli obiettivi 2014?: “Senza dubbio il Mondiale di Nottingham, che stiamo preparando in grande stile con il Team e, prima ancora, la Coppa Europa con la mia società, ad inizio luglio. Saranno grandi momenti nei quali voglio difendere con fierezza i colori italiani”. Un termine per definire il twirling?: “Una medicina per ogni momento, anche quelli difficili che la vita ti mette davanti”. Quando concluderai la carriera è tua intenzione rimanere in questo mondo?: “E come potrei non farlo – risponde senza tentennamenti Silvia – considerando che il twirling è parte della mia esistenza. Cercherò di restare nell’ambiente e contribuire, in società, alla crescita delle giovani leve. Un po’ quanto è accaduto alla sottoscritta quando mi affacciavo allo sport”. Ne hai praticati altri?: “No, ad esclusione di un’esperienza natatoria quando ero piccola”. Quali i tuoi idoli nel twirling?: “Senza dubbio l’inarrivabile Chiara Stefanazzi, il modello di riferimento di quasi tutte noi. Poi le molte figure che si sono succedute in società e mi hanno permesso di acquisire via via sempre più sicurezze”. Il nuovo Team azzurro è ormai una realtà. Come ti sei tuffata in questa nuova dimensione?: “Si respira un clima bellissimo e sono importantissime le sinergie tra i singoli per arrivare ad una completa espressione d’insieme. I più esperti come la qui presente traggono energie dai più giovani ed al contempo trasferiscono agli stessi conoscenze tecniche e dettami di comportamento. Uno scambio di dare e avere arricchente per ognuno di noi. Solo così è possibile affrontare i problemi, che sempre emergono quando si parla di squadra, e superarli”. Laureata nel 2011 in Scienze della Formazione Primaria, Silvia Tarabbia è impegnata attualmente come insegnante di sostegno. Come concilia il lavoro e lo sport?: “Avendo orari prestabiliti direi che oggi è più facile farlo. Quando studiavo, invece, a volte era un’autentica impresa, che però affrontavo e superavo facendo sacrifici. Sempre con grande trasporto e nel segno del twirling”. Sport facile o difficile?: “Per chi ci osserva a volte sembra che compiamo cose impossibili. In realtà con l’esperienza e la tecnica si acquisiscono gli automatismi necessari. Il bastone diventa elemento integrante dell’esistenza di tutti noi atleti”.

Nazionale Italiana TwirlingAncora un fine settimana denso di significati, quello che è andato in archivio ieri a Cantalupa, per il Team azzurro. Si trattava del terzo raduno della nuova vita della nazionale italiana e le risultanze sono state ancora una volta assolutamente positive. Lo sottolineano i tecnici Massimo Scotti e Sabrina Prade: "Una due giorni perfetta, sotto tutti i punti di vista. Tecnicamente abbiamo quasi concluso l'esercizio che ci vedrà protagonisti a Nottingham, nei Mondiali del prossimo agosto. Ciò che dà molta fiducia è il clima instauratosi nel gruppo, di grande compattezza, partecipazione, motivazione. Un gruppo ben amalgamato che sembra si alleni in queste situazioni da molte stagioni ed invece lo fa solo da pochissimo tempo. E' rimasta favorevolmente colpita e stupita di ciò anche Nadia De Vecchi, Consigliere nazionale FITW nonchè importante tecnico e personaggio illustre del movimento internazionale di settore.

NAzionale Italiana TwirlingNel corso della due giorni i ragazzi hanno inoltre potuto constatare quanto lo sport italiano inteso nella sua accezione più ampia li segua e li sproni a far bene. Hanno fatto loro visita, infatti, il presidente del Coni Piemonte Gianfranco Porqueddu, il Presidente della Fit Arco Mario Scarzella e, naturalmente, il Presidente FITW Franco Ferraresi. Tornando agli aspetti tecnici alla conclusione effettiva dell'esercizio mancano ancora circa 15 secondi di "collegamento" che metteremo a punto nelle prossime uscite". Quando è prevista la prossima?: "Il 15 e 16 febbraio, nuovamente a Cantalupa". Sempre più ambizioso il progetto Team e Nazionale: "Il nostro obiettivo - proseguono i tecnici responsabili del progetto - è quello di arrivare al Mondiale con una Nazionale perfetta, frutto di un lavoro approfondito nel quale la cura di ogni dettaglio è basilare. Un'operazione completamente diversa rispetto a quelle compiute in passato. Tanto per fare paragoni illustri in "stile" Giappone, nazionale leader su scala internazionale". Tra le note di colore delle due giornate anche l'incontro, con tanto di foto, con l'olimpionico di tiro con l'arco Marco Galiazzo: "Toccare un plurimedagliato olimpico - concludono i tecnici azzurri - può portare bene e non abbiamo perso l'occasione di farlo". Ora tutti nelle rispettive società, già pregustando il prossimo incontro di Team, da vivere intensamente e con il comune imperativo di continuare a crescere.