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unnamed (2)Due bronzi di valore assoluto. Così potremmo definire le medaglie al valore atletico con le quali sono state premiate le sorelle Arianna e Tatiana Colucci presso la Sala del 400 dell'Università di Pavia: "Abbiamo ricevuto il premio - sottolinea Arianna Colucci - per i risultati sportivi conseguiti nell' anno agonistico 2012. Un premio consegnatoci dal sindaco della città di Pavia, il Sig. Cattaneo e dal delegato provinciale del Coni di Pavia il Sig. Cremonesi, in occasione dell'evento denominato Festa dell'Atleta. Per l'anno 2012 siamo state atlete in prestito alla società pieomontese Santa Cristina per la specialità gruppo senior di serie A.

È stata una stagione di sacrifici e di "sudore" poiché ci recavamo a Borgomanero per gli allenamenti 2 o 3 volte alla settimana e nei restanti giorni ci allenavamo nel nostro palazzetto di Gambolo' per provare i movimenti tecnici dell'esercizio in modo da perfezionarci. E' stato un anno agonistico "pesante" ma le soddisfazioni e le vittorie si sono fatte presto realtà: il gruppo senior di cui facevamo parte ha infatti vinto tutte e tre le fasi del campionato italiano della massima serie guadagnando così il titolo di campione italiano assoluto. Titolo che ci ha permesso di ricevere questo prestigioso riconoscimento sportivo. Oltre alla conquista del titolo tricolore, nel mese di luglio 2012 siamo partite alla volta del Belgio per partecipare alla Coppa Europa, dove siamo salite sul secondo gradino del podio. I ringraziamenti sono più che doverosi. Vanno, pubblicamente, alle compagne di squadra che ci hanno fatto sentire "a casa" e in modo particolare a Sabina Valsesia, tecnico alla guida della società che ci ha accolto a braccia aperte e aiutato nei momenti più difficili dell'anno agonistico.

Infine un ringraziamento speciale ai nostri genitori, che ci sostengono e ci seguono dappertutto nonchè ai dirigenti della nostra società Olimpia Twirling che ci hanno permesso ed aiutato a rendere realtà questa bellissima esperienza". Una realtà che vi ha viste lanciate in una nuova ed elettrizzante esperienza, in assoluta assonanza con la passione che vi ha sempre spinte a praticare il twirling: "L'Olimpia Twirling - prosegue Arianna Colucci - è la società che io e mia sorella Tatiana abbiamo fondato nel giugno 2009 insieme alle amiche e compagne di squadra di sempre, ovvero Seren Valeria, Bonacasa Laura ed Elisa Zeoli. Questo progetto di vita e di sport ci ha permesso di raggiungere importanti competizioni internazionali, come la Coppa Europa 2010, la Coppa Europa 2012 e l'International Cup 2013 in Olanda. In quest' ultimo campionato internazionale Tatiana ha svolto la parte di tecnico, curando la creazione dell'esercizio di gara e la fase dell'allenamento.

Oltre ad essere atlete io e mia sorella Tatiana abbiamo infatti acquisito il brevetto di tecnici federali e siamo responsabili nella nostra società dei vari corsi: dal gioco twirling fino all'agonismo. Cerchiamo di trasmettere alle nostre atlete i valori e i principi sani dello sport perché siamo convinte che divertimento, disciplina e allenamento rappresentino il giusto equilibrio per arrivare ad essere campioni dentro e fuori il campo di gara! Riteniamo che lo sviluppo della base sia il passaggio chiave per arrivare in alto e su questa strada continueremo ad operare. Siamo orgogliese del fatto che nel nostro paese, Gambolò, il twirling sia conosciuto e praticato, pienamente parte del panorama sportivo. Il gruppo delle allieve aumenta, stagione dopo stagione, e questo ci invoglia sempre più ad investire in tempo, passione e professionalità". Un passo a ritroso per comprendere come è nata la vostra affezione per il twirling: "Lo ha iniziato mia sorella - ricorda Arianna - poichè alcune sue compagne della "materna" lo praticavano. Io provenivo dal nuoto ma l'ho seguita. Il feeling con la specialità, per entrambe, è stato immediato e non è mai venuto meno. Un amore che ti accompagna per tutta la vita". Tatiana è ancora impegnata in gara, Arianna, 26enne, ha smesso con l'agonismo proprio quest'anno poichè tale impegno sarebbe diventato incociliabile con il lavoro e la gestione della società: "Un po' di rammarico c'è - conclude Arianna Colucci - ma è meglio fare bene le cose sulle quali si fissano le attenzioni. E' quello che mi prefiggo di fare nelle prossime stagioni. Gli appuntamenti incalzano ed occorre seguirli!".

Giorgia Ferrarese - Foto Nanni Sibona TaccoTra i momenti collaterali previsti in occasione della presentazione del Nuovo Progetto Filadelfia, programmata il 4 maggio, giorno che ricorda il 65° anniversario della Tragedia a Superga del Grande Torino, ci sarà anche un'esibizione delle ragazze del twirling italiano (ore 17). Tra queste anche la collegnese Giulia Caporgno, bronzo mondiale a Parigi nel 2012, nel duo accanto a Daniele Zambito. Con lei Claudia Orecchini, campionessa italiana duo junior 2002, Pereno Federica, medaglia di bronzo duo junior mondiale 2006; Simona Ceolin e Paola Chiuminatti. Tutte queste atlete hanno fatto parte della squadra medaglia di bronzo al mondiale 2012 e con Sara Celeste campionesse europee 2011. Ed ancora, ci sarà Giulia Damiano, campionessa italiana individuale junior, nonchè Alessia Luca individuale senior serie A . Un nuovo grande momento di visibilità per l'emergente disciplina sportiva che si ripropone su scenari di alto livello ribadendo la sua forza scenica, artistica ed atletica esaltata dall'importanza del momento, organizzato dalla Fondazione Filadelfia oggi presieduta dall'ex olimpionico di scherma Cesare Salvadori.

Per sfogliare le foto ufficiali delle ultime gare del Twirling consulta il nostro canale Flickr al seguente indirizzo:

https://www.flickr.com/photos/fitw/

Le foto delle gare di Sacconago della giornata di sabato sono alla pagina: https://www.flickr.com/photos/fitw/sets/72157644346116445/

Quelle della giornata di domenica premiazioni incluse, saranno caricate questa sera in questo album: https://www.flickr.com/photos/fitw/sets/72157644353770516/

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Daniele Zambito TwirlingIl Palazzetto dello Sport di Busto Arsizio (Va) ha ospitato nel fine settimana la seconda fase di serie A. Spettacolo e grande intensità negli esercizi dei partecipanti alle diverse prove, a testimonianza del livello generale del twirling italiano che cresce step dopo step. Una due giorni che nel complesso ha confermato i valori espressi nella prima fase di Trapani. I giochi diventeranno definitivi, con l'assegnazione dei titoli italiani (varranno i risultati colti in due prove sulle tre disputate), nel week-end del 24 e 25 maggio prossimi a Cantalupa. L'individuale junior maschile ha visto il successo di Luca Fasano (Sangano) su Salvatore Adernò (Noto). Terza posizione per Davide Olivo Sidoti (Onda Sport).

La prova senior maschile individuale ha collocato ai primi due posti, e in ordine invertito rispetto al piazzamento di Trapani, i compagni di allenamento e società (Collegno) Daniele Zambito e Fabio Agaliati. Terzo posto per Giacomo Rocchetti (Fantasy). La classifica individuale junior femminile ha confermato il valore assoluto della cheraschese Giulia Damilano, prima davanti a Federica Bacchella (Vigevano) e Chiara Colafrancesco (Vellezzo Bellini). Tra le senior femminile successo in terra lombarda per Ilaria Interligi (Nova Milanese) che ha preceduto Margherita Rocchetti (Fantasy) e Silvia Tarabbia (Santa Cristina). Nel duo junior primo posto andato dal tandem targato Vellezzo Bellini e composto da Luca Fasano e Chiara Colafrancesco. Secondo gradino del podio occupato dal duo di Cigliano, formato da Marika Ottaviano e Giulia Bertotto. Terza piazza per quello di Gaggiano. Ancora un'affermazione nel duo senior per Fabio Agaliati e Federica Italia, con i colori del Collegno. Hanno preceduto Noemi Mora e Valeria Favotto della società Santa Cristina. Terzi i padroni di casa della società Sacconago, con Rossetti e La Scala. Chiudiamo con i Team e i Gruppi. Primo posto a livello junior per Vigevano davanti a Carrù e Terme Euganee. A livello senior per Cormano, che ha lasciato alle proprie spalle Santa Cristina e Sacconago.

Dalle "note di campo" a quelle generali, con il commento del Presidente federale Franco Ferraresi: "Mi complimento con l'organizzazione per la preparazione della prova in ogni suo dettaglio. Un palazzetto gremito con pubblico sportivo e competente, pronto ad applaudire i bei gesti tecnici degli atleti indipendentemente dalle società di appartenenza. Sottolineo inoltre lo spirito con il quale i ragazzi stanno affrontando questi appuntamenti agonistici. Il tanto conclamato "terzo tempo", quello dell'auspicato fair play, nel twirling è assolutamente naturale. I primi a congratularsi con l'autore di una bella prova sono gli atessi atleti-concorrenti. Ciò testimonia del gran clima che caratterizza il nostro ambiente". A tal proposito il Consiglio ha preso due decisioni di assoluto significato e sostanza. Di cosa si tratta?: "E' stato deliberato il premio ai 27 componenti della spedizione azzurra che lo scorso anno ha affrontato con esborsi personali la trasferta agli Europei di Heilsingborg. Ad ognuno verrà riconosciuta una somma di 250 euro. Un atto assolutamente non scontato reso possibile dall'aver sanato le casse Federali ed essere già riusciti ad accantonare un positivo di 7000 euro. Lo stesso Consiglio - prosegue il Presidente - ha deliberato che il Team che si fregerà del titolo italiano sarà per la stagione a seguire (2014-2015) il Pro Team chiamato ad esibirsi in occasione di eventi e similari atti alla promozione esterna del nostro sport". La crescita, insomma, continua a tutti i livelli.

grangalà-giordano-venus-3 (1)"Papa Francesco ci ha insegnato che non dobbiamo farci rubare la speranza. Nessuno potrà mai distruggere i miei sogni!". Così conclude il proprio tema Giovanna Giordano, ragazza siciliana che convive con un busto a causa di problemi alla schiena. Una situazione complicata che non le ha impedito di tornare a praticare il twirling, ciò che definisce candidamente "qualcosa che entra nella tua vita per magia e poi ne diventa parte essenziale", e vincere con le compagne nelle finali nazionali di categoria a Loano, nel 2013. Racconta della sua lotta per ottenere il certificato medico di abilitazione all'agonismo, dei tanti no ricevuti, compreso quello di un tecnico federale, soprattutto del fatto di non aver mai perso la speranza di farcela e poter dimostrare di essere atleta con le sue compagne, per se stessa e anche per loro. “Pratico il twirling da quando ho 10 anni – afferma con enfasi Giovanna – dopo aver iniziato con la ginnastica a 6 e proseguito con le majorettes. Mi ha aiutata molto in questa mia delicata esperienza di vita e non potrei più farne a meno. Mi alleno tre volte la settimana, a volte anche la domenica, per 3-4 ore a seduta. Nel mio percorso di crescita mi sono fermata circa un anno, riprendendo a 11 l’attività. Ora ne compirò 15 il prossimo mese”. Quale segreto ti ha consentito di superare i passaggi più ostici di questo percorso?: “La passione per lo sport e la voglia di non demordere. Ho imparato a convivere con il busto, anche allenandomi e questa è stata un’autentica vittoria”. Quella di campo è arrivata a Loano, lo scorso anno, con le compagne della Venus di Trapani: “Un momento bellissimo – prosegue – anche perché condiviso. Abbiamo dimostrato a tutti il nostro valore e tradotto in esecuzione quasi perfetta tante ore di impegno”.

Iscritta al 1° anno di Liceo Linguistico, Giovanna ama leggere ma la maggior parte del proprio tempo libero lo dedica al twirling: “Non potrebbe essere diversamente, visto il piacere che provo nel farlo”. Quali obiettivi?: “Continuare ad allenarmi ed un giorno, se potrò, dimostrare quanto valgo. Guardando ancora oltre – prosegue Giovanna Giordano – aprire una palestra ed insegnare alle più piccole quanto ho appreso io e trasferire loro l’amore per questa bellissima disciplina”. Quali i tuoi idoli, punti di riferimento?: “I ragazzi e le ragazze della serie A. Ho seguito i loro allenamenti a Trapani e sono stati fantastici. Dei veri modelli da seguire, in campo e fuori”. E a quella tecnica che ti aveva maltrattata cosa diresti?: “Non ho avuto altre occasioni di incontrarla. La ammonirei solo invitandola a guardare quello che sto facendo, sperando di poterle continuare a dimostrare quanto si riesce ad ottenere con la volontà e la passione”. Anche in questo Giovanna è un vero e proprio sprone per le proprie compagne. 
Una storia di alti valori umani e morali, la sua, e che induce il Presidente Federale Franco Ferraresi ad alcune considerazioni: "Encomiabile la forza d'animo della ragazza che ha saputo non abbattersi e vincere anche gli scetticismi che le si sono via via presentati. Anzi ha saputo trarre dalle avversità ancora maggiori forze per emergere e realizzare il sogno personale di giovane atleta. Pongo inoltre l'attenzione sulla fondamentale importanza del ruolo del tecnico, nel nostro e negli altri sport. Una figura che non deve mai sentirsi super partes proprio in ragione del ruolo essenziale che ricopre nei confronti dei suoi allievi. Spesso è un surrogato delle famiglie, anche in ragione del fatto che trascorre più ore con i ragazzi di quanto non facciano padre e madre. E' un educatore ed un formatore ancor prima che un tecnico e deve rendersi conto di quanto possa diventare simbiotico il rapporto con chi sta crescendo e in tale fase delicatissima a lui si affida. Basti osservare gli sguardi d'intesa nel corso di una gara o anche solo degli allenamenti tra tecnico e allievo. Massima attenzione dunque a come ci si comporta in tale veste perchè spesso i destini, sportivi e non solo, dei nostri ragazzi sono anche nelle sue azioni".

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Il Presidente, Il Consiglio Federale e la Segreteria Generale augurano a tutti una Santa Pasqua serena e in pace
 

Twirling CagliariLa passione, mai sopita, è quella cosa tanto nobile quanto sensibile per cui è sufficiente richiamarla per ottenere l’effetto domino e moltiplicarla. E’ quanto potrebbe accadere a breve in Sardegna, grazie a quelle di Romina Carratzu, tecnico che conduce l’attività dell’ASD di Sestu, e di Daniela Mancosu, atleta di antica nobiltà che dagli otto ai 20 anni (ora ne ha 43) è scesa in campo sia su scala regionale che nazionale: “Ho risposto ad un post comparso sulla pagina facebook della Federazione Italiana Twirling che pubblicizzava uno stage in regione e sono stata immediatamente ricontattata dai vertici federali. Una sorpresa assoluta e piacevolissima che mi ha stimolata. Ho preso parte allo stage ed immediatamente ho riassaporato la magia del bastone, immutata nonostante tanti anni di lontananza. Allo stesso stage ha preso parte anche mia figlia di 3 anni e mezzo, che ha subito instaurato un feeling speciale con l’attrezzo. E’ stata un’emozione fortissima. Ora – prosegue Daniela Mancosu – l’obiettivo è quello di dar vita ad un’ASD di twirling iscritta alla Federazione centrale. Potrebbe essere un’occasione anche per i giovani di avvicinarsi ad uno sport pulito e stimolante, ancor più in una terra povera di opportunità come la nostra. Ancora più magico sarebbe riuscire (come è nel progetto Federale) a far entrare il nostro sport nei circoli didattici e nella scuola primaria avvicinando allo stesso sempre più la base.

Il fatto di sapere di avere a fianco la Federazione quale motore a pieno regime di questo progetto è doppiamente motivante e garantisce che lo sforzo non sia vano. Sto pertanto attivandomi per individuare la sede e la collocazione di questa nascente ASD. Sarebbe la concretizzazione di un sogno mai sopito. Metterei a disposizione delle nuove leve la mia esperienza rivisitata dalle nuove direttive tecniche e sarebbe bellissimo”. Lo stage che ha fatto scattare il piano si è svolto a Cagliari domenica 13 aprile ed era diviso in due parti. La prima rivolta alle future istruttrici, la seconda agli atleti in erba che si affacciano per la prima volta alla specialità. Una regione che piano piano si sta ristrutturando in materia, non solo a Cagliari ma anche al nord. Lo ha dimostrato la partecipazione allo stage di persone di Olbia, provenienti dal settore delle majorette ed ex atlete che hanno immediatamente voluto informazioni sui prossimi stage. Tra queste la già citata Daniela Mancosu. Motore instancabile della promozione il vicepresidente FITW Leonardo Russo. Impegnato anche il giorno prima in occasione del sentitissimo derby calcistico di serie B che ha opposto la formazione di casa, il Trapani, alla capolista Palermo: “E’ stato organizzato un promoteam di atleti – conferma Russo - provenienti dalla Provincia di Palermo e Trapani delle ASD Venus Trapani, Kalo's Trappeto, Fortitudo Balestrate, Twirl For Life Partinico, coordinato dal Vice Presidente Regionale Rosy Gibilisco, Il Tecnico che ha preparato la coreografia è stata Simona Moncada. Un applauso dei 10.000 spettatori presenti ha ripagato del buon lavoro svolto”. Lo stesso Leonardo Russo ha intrattenuto i rapporti con il Trapani calcio e grande è stato il ritorno in materia di visibilità dato dalla presenza speciale del twirling all’appuntamento.

Twirling OleggioRaccontare la storia dell'ASD Ginnastica Twirling Oleggio equivale a rievocare quella della specialità. Ancor di più se chi ci accompagna a farlo è Margherita Gallarate, colei che gestisce l'attività dell'organismo fin dal suo anno di fondazione, l'ormai lontano 1972: "Una delle prime società di settore in assoluto - conferma Margherita Gallarate - cresciuta con la disciplina di riferimento, passando dall'attività di majorettes a quella a tutti gli effetti sportiva". Un racconto che fissa tra i suoi momenti massimi quello epocale, datato 1982: "In quella stagione il Team vinse il Campionato Mondiale a Tokyo. E che campionato! C'erano tutte le massime potenze di allora, in prima linea Stati Uniti e Canada. Le nostre ragazze di allora diedero vita - prosegue Margherita Gallarate - all'esercizio perfetto, senza cadute, e fecero scattare l'applauso incondizionato del solitamente compassata platea giapponese. Nonostante il twirling fosse già disciplina associata e riconosciuta dal CONI quella vittoria rappresentò il vero riconoscimento pubblico del nostro sport. Anche gli scettici capirono che si trattava di vero impegno ginnico ed artistico, con molta preparazione alle spalle ed atlete di assoluto rispetto". Tra quelle protagoniste spiccava la figura di Ivana Vaccaroli: "All'epoca aveva 16 anni e con lei c'erano altre ragazze appena quattordicenni. Ha fatto la storia della nostra società e del twirling italiano, diventando poi un tecnico di altissimo livello. Ricordo quando la accompagnai all'aeroporto in occasione del suo primo viaggio in America per costruirsi sotto il profilo di insegnante oltreoceano. Ancora oggi Ivana è tecnicamente la guida dell'ASD Twirling Oleggio ed un punto di riferimento per tutti".

Queste le componenti del Team campione d’Italia uscente: Bellotti Melissa, Castellin Ketty, Geromin Marta, Interligi Ilaria, Leonardi Giorgia, Maioli Chiara, Matozz Elisa, Pagani Elena, Carcea Martina (riserva). E’ proprio Melissa Bellotti a catapultarci nell’attualità dell’ASD Ginnastica Twirling Oleggio: “Sono cresciuta in questa società che trasuda di storia ed ha messo in bacheca, tra i suoi tanti allori, anche due titoli mondiali. Uno stimolo in più a far bene e tenere alto il nome del sodalizio. E’ questo lo spirito con il quale io e le mie compagne ci alleniamo per sei volte la settimana e per tre ore al giorno. Pratico il twirling da quando avevo sette anni. Ora ne ho 19 e la passione è andata via via aumentando. La scintilla scattò invece quando facevo judo e vidi in un intervallo di gare un’esibizione delle ragazze più grandi dell’Oleggio. Fu un’autentica folgorazione”. Da chi siete seguite tecnicamente?: “E’ Ivana Vaccaroli il nostro punto di riferimento, tecnico ed umano. Una vera e propria guida in ogni senso. E’ stata anche la maestra di Chiara Stefanazzi, per me e noi tutte un’icona vivente del twirling”. Quale il vostro segreto?: “L’unione del gruppo, sia dentro che fuori palestra. Siamo cresciute insieme, fin da bambine e ci consideriamo delle vere e proprie sorelle. Quest’anno, essendo nato il Team Italia, non ci alleniamo in Team ma da individualiste. Il clima tra di noi, di sprone, amicizia e stima reciproca, è rimasto invariato”. Quali i tuoi obiettivi immediati: “Continuare a far bene in serie A. Nella prima uscita sono arrivata terza e conto di centrare il podio. A più lunga scadenza entrare tra le top ten al mondo di specialità”. La gara che ti ha lasciato dentro più di altre qualcosa?: “L’argento Europeo dello scorso anno, come Team, ad Helsingborg. Ci siamo viste passare davanti l’oro e non siamo riuscite ad agguantarlo. Un po’ di rammarico è rimasto ma l’abbiamo e l’ho tramutato in voglia di riscatto. Anche questo occorre per continuare a crescre”. Ed in materia di crescita, produzione di talenti, abnegazione per il twirling, da queste parti nulla da fa difetto.

NAN_0025390rUna settimana che conduce a Pasqua decisamente calda per la nazionale azzurra di Team, impegnata da domani fino a sabato con il raduno tecnico a Cantalupa: “Un’occasione importante – precisano i tecnici Massimo Scotti e Sabrina Prade – per mettere a punto determinati meccanismi. Lavoreremo di fino sull’esercizio ormai consolidato. Un collegiale che vedrà presenti tutti i componenti del Team per quanto concerne gli atleti. Così lo staff che ormai ci segue costantemente sotto il profilo medico, psicologico e della preparazione atletica. I diversi responsabili, a turno, saranno del raduno che avrà inizio domani, giovedì 17 aprile alle 13 e si concluderà sabato 19 aprile alla stessa ora”.

Allenamenti a Cantalupa, nella sede classica piemontese, ed alloggio a Sangano, presso l’ospitale Hotel San Giorgio. Tra le curiosità ne spicca una, sottolineata da Massimo Scotti: “Sarà il primo raduno che andrà in scena dopo che i vari componenti del Team si sono confrontati l’uno contro l’altro nella prima Fase di serie A. Lo stesso precederà l’uscita della seconda Fase, a Sacconago. Molto interessante dunque anche per vedere le reazioni del singoli e del gruppo dopo questa contesa e in attesa della prossima”. Un Team che si allena in ottica Nottingham 2014, mondiali programmati in agosto, e prepara anche le esibizioni: “Saranno cinque – precisano Sabrina Prade e Massimo Scotti – con la prima programmata a Cantalupa, in occasione della 3.a e decisiva Fase della serie A, nell’ultimo fine settimana di maggio. Quindi è prevista quella ad Abano e Montegrotto, in concomitanza con le finale della serie B e C. Ancora il 28 giugno a Balestrate, al termine del raduno tecnico in terra siciliana. Poi al luglio, a Sestriere, nel corso dello stage di allenamento in altura in funzione del quale proprio oggi stiamo facendo un sopralluogo.

Infine appuntamento il 3 agosto, a Cantalupa, in occasione del Gran Galà che precederà il Mondiale”. Cinque appuntamenti, dunque, tutti da vivere e gustare.

Giulia DamilanoSedici anni compiuti, l’esuberanza connaturata all’età e la passione che ne consegue, il tutto mixato con il rigore che aiuta a crescere ponendosi obiettivi difficili ma non irraggiungibili. In sintesi, il segreto del potenziale ed auspicato successo. E’ la prima impressione che scaturisce quando si ascolta il racconto di Giulia Damilano, cheraschese che ormai da 10 anni ha fatto del twirling la sua amata quotidianità dinamica e sportiva. Come è nata l’avventura?: “Mia mamma Anna – racconta Giulia – era impegnata in una società di twirling a Bra ma non mi aveva mai avvicinata a questo sport. Poi un giorno non potendomi lasciare ai nonni né ad altri mi portò con lei in palestra e conobbi per la prima volta il twirling da vicino. Fu feeling immediato….ed eccomi qua. Avevo 6 anni”. La stagione successiva fu la volta delle prime gare, con la casacca del Carrù. Un fascino che proviene da dove?: “Mi piace la completezza del twirling, dal movimento del bastone, alle componenti di danza e ginnastica che occorre curare per emergere. In primo piano anche l’espressione artistica. Una società, quella carrucese, molto importante nella mia fase di crescita”. Gli inizi competitivi, dunque, con l’allora preagonistica in serie D, a squadre. Le esperienze di Giulia Damilano proseguono, con l’esercizio individuale e le permettono di approdare per la prima volta in serie A, sempre con il Carrù: “Conquistai il campionato italiano di categoria e fu la prima realizzazione di uno dei miei sogni di bambina. Partecipare alla massima serie. Andai oltre, vincendo!”. E’ del 2012 il primo cambio di scena per Giulia Damilano. Da Carrù si trasferisce nella neonata società di Cherasco, costruita appositamente per lei e per l’allora tecnico che la seguiva, Gabriella Castegnaro: Nel 2012 – ricorda – vinsi il Campionato Italiano di Free-style junior e giunsi 13esima nel Mondiale a Parigi. Nel 2013 confermai il titolo italiano e terminai 6.a agli Europei di Heilsingborg”. Dall’agosto del 2013 Giulia si allena con Massimo Scotti a Cantalupa: “Un rapporto professionale che mi ha subito entusiasmata e dal quale ho tratto indubbi benefici. Massimo, che stimo molto come tecnico e ringrazio, mi ha subito capita come atleta e riesce a trasmettermi serenità e sicurezza tirando fuori il meglio di me”. Su quali aspetti state e stai lavorando?: “Sotto il profilo psicologico, della tranquillità in campo e sulla sicurezza in me stessa. Lavoro inoltre sulla componente dell’espressività.

Per quanto concerne gli obbligatori sono seguita da Samantha Novello. Per la danza, invece, dalla tecnica russa Ekaterina Savina. Altre due tecniche che ringrazio di cuore per quanto mi stanno dando”. Nulla dunque è lasciato al caso ed anche questo testimonia con quanta attenzione Giulia Damilano interpreti il proprio sport. Che impegna quanto?: “Da 1 ora e mezza a 3 ore e mezza al giorno per cinque sedute alla settimana. Da questa stagione ho anche iniziato ad allenare le piccole atlete del twirling a Bra. Un’esperienza molto bella perché mi piace trasferire loro quanto imparato in tutti questi anni. Poi sono dolcissime e molto affettuose”. Non dimentichiamo gli impegni scolastici!: “Sono iscritta al 3° anno di Liceo Linguistico a Bra”. Obiettivi immediati di carriera?: “Nel 2014 affrontare il Mondiale di Nottingham e concludere tra le migliori dieci, nonché confermare il titolo italiano individuale di categoria. Guardando oltre, al 2015, pensare ancora da Junior ad un podio europeo”. E dopo?: “Dal 2016 sarò Senior, quindi vorrei entrare nel Team Italia perché memore delle esperienze primarie nel mio sport, la specialità di squadra mi affascina. La qualificazione per i Mondiali sarebbe la realizzazione di un altro sogno. In ogni caso vorrei partecipare almeno alla Coppa Europa, da Senior”. Meticolosa, anche negli obiettivi, per raggiungere chi?: “Il modello a cui guardo è quello giapponese. Esemplare, per esempio, la tecnica della Tomoe. Per quanto riguarda l’espressività in campo ammiro molto i francesi, in particolare Catherine Moua”. E in casa nostra?: “Tra le nostre Senior rimango colpita da Margherita Rocchetti per la tecnica, Ilaria Interligi per le emozioni che sa trasferire, Silvia Tarabbia per l’eleganza”. Spazio per altre cose oltre al twirling?: “Poco, anche se gli hobby principali sono quelli dei 16enni, ovvero uscire con gli amici ed ascoltare musica”. Un impegno importante, quello di Giulia, pienamente condiviso dai genitori, Anna e Paolo: “Sono sempre pronti – conferma – ad intervenire per aiutarmi. Uno di loro è regolarmente presente alle gare. E’ importante sapere di poter contare su due persone così”. Al pari di essere parte di un gruppo di allenamento di alto livello: “Come detto mi perfeziono con Massimo Scotti a Cantalupa. Insieme a Daniele Zambito, Fabio Agaliati, Luca Fasano e Giorgia Ferrarese. Siamo individualisti ma si è creata tra noi una complicità arricchente. Li vedevo, in particolare Daniele, quando ero piccolina ed immaginavo un giorno di poter essere con loro…un altro sogno realizzato!”. E ora via alla ricerca della perfezione, quella che siamo certi, la condurrà in alto.